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La legge del contrappasso colpisce tutti

La legge del contrappasso tanto odiata a scuola nello studio della Divina Commedia quanto nella vita reale è di solito puntuale come un orologio svizzero, compie vie tortuose per non dire tragicomiche.

Nei miei 25 anni – la menzogna è il mio mantra – mi sono sentita affibbiare gli epiteti più curiosi come “palla al piede”, “trappola” per citarne alcuni dei più affettuosi, ma tutti hanno sempre concordato sul fatto che  rompiscatole doc fosse l’aggettivo più idoneo al pari di inguaribile anacronista.

Io rompo le scatole la mattina il pomeriggio e la sera e quando non dormo anche la notte, cosa che ultimamente accade raramente per la gioia di tutti. Io pretendo, esigo, chiedo, mi lamento, tramortisco la preda parlando a raffica e sono onnipresente. Il dono dell’ubiquità è la mia sfida continua. Quindi me lo dico anche da sola: rompo le scatole. 

Ora essere coscienti dei propri difetti è il primo passo per smussare gli angoli e cercare di vivere in una comunità non composta di cani e conigli come casa mia e a tratti ci riesco anche. In uno di questi tentativi sociali come lavorare – elfo di Babbo Natale in un negozio di giocattoli – mi sono trovata faccia a faccia con l’ironia maligna della legge del contrappasso.

Negozio di gioccatoli uguale tanti giocattoli uguale tante scatole da aprire. Conclusione: tante scatole poi da rompere. Sllogismo perfetto e legge del contrappasso incassata. 

Dopo averne rotte una quantità spropositata con le mia manine al freddo e al gelo di quest’inverno pentita del mio carattere altalenante giuro che da domani mi ridimensiono. Ho imparato la lezione. Nuova filosofia, nuova vita, da domani 21 dicembre divento docile e muta come una vipera – ?! – sempre che non finisca prima il mondo

Cecilia Falchi

30enne Blogger per sopravvivenza mentale e precaria per scelta altrui. Spontanea nel suo essere assurda, sembra uscita da un'illustrazione di "Mary Poppins", ma respira sarcasmo come un personaggio di Woody Allen. Calamita vivente per i guai. Il suo motto è "Domani è un altro giorno... speriamo parta la macchina"

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Cecilia Falchi

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