Ho notato che molta gente presa da uno strano fervore sportivo post-festivo si è messa in moto per eliminare il panettone che si è depositato su di noi in questi giorni, in attesa che quello dell’ultimo dell’anno e del 1 gennaio gli venga a far compagnia. Fanno Jogging, corrono, si buttano sull’insalatina e riprendono fiato in attesa della stangata finale.
Più o meno quello che sto cercando di fare anche io, a parte il jogging, la corsa e puntando più su una dieta immaginaria, ma visto che per l’ultimo dell’anno il mio vestito mi reclama è necessario correre ai ripari.
Come perdere i chili di troppo prima di Capodanno? Come giustificare un’ulteriore abbuffata festiva e non sembrare un pallone gonfiato in quel maledetto abito fasciante che in un raptus di ottimismo ho comprato??? Queste sono le domande che mi torturano quando passo davanti al bar dell’ufficio e vedo i cornetti ripieni che mi chiamano, mi parlano e mi salutano e visto che io non sono maleducata spesso cedo, cedo e ricedo.
Comunque sono davvero pochi i giorni rimasti per correre ai ripari e per questo ho intavolato un piano di attacco di tutto rispetto che condivido nel caso qualcuno abbia la mia stessa tendenza a prolungare le abbuffate natalizie.
Mercoledì 28 dicembre: con la scusa che c’è crisi non faccio la spesa e riciclo tutto quello che ho in frigo. Alla vista delle cose che ho mangiato ancora e ancora per Vigilia, Natale e S.Stefano avrò una reazione negativa e quindi sarò obbligata a depurare il mio organismo. La depurazione sarà seguita da una prova gratuita in una palestra qualsiasi per unire all’utile anche il dilettevole. Non si sa mai che il personal trainer di turno abbia lo stesso fascino dark e irresistibile di Vincent Cassel nel Cigno Nero e se nel peggiore dei casi mi trovo davanti una donna super tonica l’invidia farà il resto.
Giovedì 29 dicembre: sempre utilizzando la scusa della crisi e dell’aumento vertiginoso della benzina lascierò la macchina parcheggiata a casa e andrò a fare i miei censimenti a piedi, nella profonda campagna non avrò nessuna tentazione di finire in un bar. Infine tornata a casa invece di guardare la registrazione di Via col Vento nella mia buchetta del divano trascinerò fuori il cane per una passeggiata, accusandolo di essere ingrassato. Effettivamente è un po’ lievitato.
Venerdì 30 dicembre: sfrutterò al massimo i pochi momenti rimasti correndo dall’estetista a farmi una lampada che sfina sempre – potrei mettermi anche gli occhiali da sci così racconterò a tutti che sono stata a sciare fino al giorno prima!!! E poi il mio insolito colorito distoglierà l’attenzione.
Sono già arrivata a sabato 31 dicembre e tre giorni di dieta atipica, diversificata non avranno ottenuto grandi effetti. La bilancia non reagirà – tutta colpa dell’acido lattico – e quindi amari estremi e estremi rimedi colta da fame e nervosismo saboterò la bilancia mandando indietro la lancetta di un paio di kg dopo essere salita 2/3 volte trattenendo il respiro con la convinzione che potrebbe influire sul risultato finale. Finalmente pronta e contenta del verdetto della bilancia che rimarrà sabotata per molto molto tempo, sfrutterò l’effetto negazione e persuasione guardandomi allo specchio fasciata nel mio abitino – rigorosamente nero – pronta per il vero obiettivo di tutto ciò ……………..l’ennesima cena. Neanche fosse l’ultima!!!!