Non poteva essere altrimenti: in un mondo dove la ricerca della perfezione – e il mio continuo sfuggirvi – impera, persino la ricerca di un coinquilino o di una stanza in affitto non poteva essere risparmiata da questa assuefazione alla scelta. Ci mancava anche il coinquilino on Demand. Non siamo già abbastanza schiacciati nella costante ricerca del lavoro, del compagno/a perfetto – che per me è rappresentato da un anonimo James Franco – della casa e dell’arredamento su misura, adesso devo anche concentrarmi, prendermi del tempo per pensare a quale tipo di coinquilino potrebbe essere più adatto alle mie esigenze? Per poi farmelo comodamente recapitare a casa dotato di garanzia di fiducia.
Nella ricerca di una stanza a Milano oltre che a sopportare il duro colpo degli affitti esagerati per una topaia a soli 50 km dal mio futuro luogo di lavoro mi sono dovuta registrare a un sito di ricerca stanza perchè face to face oramai sembra che sia difficile fare “gni cosa” e nel compilare il mio personale annuncio ho dovuto rispondere alle mie preferenze su colui o coloro che divideranno con me la topaia, lavoratori o studenti, fumatori o non fumatori, con animali o senza, persino l’orientamento religioso e sessuale, ci mancava che mi chiedessero se lo volevo biondo o moro. Ecco forse questa opzione mi sarebbe interessata di più…
Ho trovato cosa fare in queste serate nere e piovose. Giocherò al coinquilino perfetto dal mio pc di casa guardando in Tv le vecchie puntate di Friends e evitando di pensare alla convivenza forzata e litigiosa del Grande Fratello.
Mi chiedo come ho fatto il primo anno d’università a trovare una stanza a Firenze nel giro di una sola settimana e a non vagliare prima i curricula vitae dei miei tre coinquilini di architettura senza avvalermi di questo strumento di ricerca sovraumano. Dai messaggi che mi stanno arrivando in posta a cadenza giornaliera sembra di essere iscritti a un sito di appuntamenti, più che per trovare stanza: “se metti una foto troverai casa più facilmente, racconta qulcosa di te e ti contatteranno ecc. E qui scattano i dilemmi esistenziali. Cosa dovrei scrivere? La verità o una rappresentazione migliorata del mio carattere? “Io sono Cecilia ho 26 anni sono castana, occhi verdi, non fumo più da 4 mesi, la mattina non parlo fino alle 11.00, mangio cose stranissime della serie latte e cereali ad ore impensate, invaderò la tua casa con le mie scarpe e ho due animali che lascerò a casa.
Da un paio di mesi su Fox una serie tv New Girl sembra prospettare come sarà il mio prossimo futuro: Jess e i suoi 3 coinquilini maschi mezzi pazzoidi dividono un appartamento e passano le serate a guardare tutti insieme appassionatamente Dirty Dancing mangiando gelato o facendo spedizioni amorose esterne che si rilevano puntualmente fallimentari – mi sembra di ricordare quando ero giovane e spensierata in una topaia in via dei Servi a Firenze e lavoravo per pagarmi l’affitto e lo shopping senza mai andare a una lezione universitaria. Bei tempi.
Questo equivale al mio ideale di convivenza, perfetti sconosciuti che non ho scelto dopo una selezione accurata e con cui passerò i mesi estivi in un appartamento senza aria condizionata… con tutto il rispetto per i partecipanti al Jersey Shore.
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Hai proprio ragione! No No scrivi la verità altrimenti "impalli" il sistema! Scherzi a parte è vero i sistemi informatici ed i database ci stanno semplificando la vita...oppure no :)