Il Natale è alle porte, dietro l’angolo pronto per fare capolino e io esattamente da 1 ora ho finito di fare tutti i regali o meglio il 30% in meno dei regali rispetto all’anno scorso!!!! E da quello che mi sembra di aver capito parecchi tra i miei amici e conoscenti hanno fatto lo stesso – sperando di non essere io il loro 30% in meno.
Che sia la crisi a creare un ridimensionamento generale è molto probabile e nei negozi la diminuizione dell’assalto natalizio è palpabile. Quest’anno non ho dovuto spintonare nessuno alla cassa e fare la morra cinese per decidere a chi andava l’ultima taglia dell’ultimo paio di slip rossi. I cambiamenti si vedono dalle piccole cose.
Ma c’è un posto, un posto immaginario dove i tempi che cambiano non appaiono, dove le file per prodotti extralusso sono ancora all’ordine del giorno, dove 1000 euro spesi per un surplus senza il quale sembra che non possiamo vivere sono normali. Quel posto è ben rappresentato dalla pubblicità e dalla moda, il moderno locus amoenus ovattato e idilliaco e poco bucolico. La pubblicità televisiva è facilmente evitabile cambio canale o mando avanti – per poi rimettere inidetro se è quella con Ryan Reynolds o quella dove Mattew McConaughey ti fa cascare dal divano – oppure penso che siano fiction, ma quella nelle mie riviste preferite mi disturba maggiormente. Non tanto per la presenza sempre più massiccia, comprensibile visto la crisi del settore editoriale, ma per la totale discrepanza tra i prodotti pubblicizzati – che non mi potrei permettere neanche in un’altra vita – e la mera realtà.
E’ doloroso vedere quegli abiti perfetti di seta, chiffon e organza abbinati a altrettanto favolosi accessori moda e poi vedere che dal momento che li ha firmati Miu Miu – ??? – Cavalli, Valentino e Tizio, Caio e Sempronio costano 550 euro se sono dei calzini a meta gamba e 1200 se ti coprono anche il ginocchio. Come è possibile che non trovo quasi mai servizi di moda che propongono abiti che potrei permettermi conservando entrambi i reni??? Per non parlare dei tradizionali consigli per il regalo perfetto – o per il salasso perfetto – che ti propongono 3.000 euro per un orologio con brillantini o 500 euro per un fermacarte di cristallo che come lo guardi si rompe. Sarei molto felice se per una volta vedessi il titolo “Come spendere poco e avere un aspetto fantastico senza sembrare un albero di Natale” o “fai anche tu regali perfetti con 15 euro”. Così non dovrei percorrere 500 km a piedi per comparare prezzi e offerte.
Comunque oramai per quest’anno ho risolto la situazione e per ovviare al problema mancanza di denaro per regalare al 70% degli amici quei vestiti super lusso, ho escogitato un piano. Ho visionato attentamente quelle fantastiche pagine patinate e idilliache, piene di vestiti di tutto rispetto da mille e una notte, le ho analizzate e ho pensato a chi poter regalare il cappotto di montone, il tubino tempestato di pietre e poi …………………………le ho prese, strappate e usate come carta regalo. E Tanti auguri!!!!!!!!!!!!!
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