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Guai a chi mi tocca Stella

Gli animali domestici non si possono scegliere proprio come i genitori, i figli e i caratteri da donna pallida. Si può scegliere la razza, il musetto, l’età, ma poi chi ti tirovi in casa è comunque un’incognita, una sopresa. Nel mio caso un simpaticissimo scherzo del destino: Stella Flagello di Dio Terremoto Tragedia – il nome completo del mio cane di 6 anni dall’incrocio ignoto.

 

Dalle sembianze leonine il mio cane è un essere viziato, possessivo, disordinato e rompiscatole – come me insomma tranne per il fatto che odia qualsiasi cosa di colore rosa.

Come dicevo prima: non si può scegliere chi ti capita in casa. Lo scegli al canile cuccioloso e tenero e lo ritrovi sei anni dopo rotolare giù dal divano con la grazia di un elefante che tenta di azzannarti solo perchè hai osato fissarlo con l’aria di volergli rubare il biscotto. Sicuramente 

Ovviamente Morde, ovviamente è il mio cane e non poteva essere altrimenti. Il giorno che prenderà una penna con la zampa e metterà pausa a un film di sky griderò al clone sicuro.

Comunque nonostante i suoi innumerevoli difetti Stella Tasmania è l’unico animale domestico che mi rimane dopo la dipartita del coniglio centenario e quindi è l luce dei miei occhi come è giusto che un cane, un gatto, un canarino siano per i propri padroni.

Tutta questa premessa per spiegare la mia ansia riguardo all’allarme avvelenamento che da qualche mese preoccupa la zona Fonterosa-Marchionna-Cappuccini per la presenza di polpette avvelenate nei parchi e nelle tante zone verdi di quest’ aerea residenziale che guarda caso è la zona dove abito. La minaccia è così concreta che sono stati messi opportuni cartelli per richiamare l’attenzione della cittadinanza sul problema che non riguarda solo cani o gatti randagi, ma anche bambini che giocando possono per sbaglio mettere in bocca queste esche avvelenate con conseguenze estremamente gravi.

Mai avrei pensato che portare fuori per una passeggiata il mio cane poteva essere pericoloso, l’unica precauzione contro questi comportamenti incivili è controllare attentamente ogni passo e annusata evitando però di slegarlo e di farlo correre libero. Mi auguro vivamente che chiunque sia il responsabile/i di questa crudeltà immotivata si renda conto della pericolosità delle sue azioni e smetta, intanto l’unica cosa che al momento si può fare è sensibilizzare i residenti sul problema con questi avvisi e facendo circolare la voce. 

 

Cecilia Falchi

30enne Blogger per sopravvivenza mentale e precaria per scelta altrui. Spontanea nel suo essere assurda, sembra uscita da un'illustrazione di "Mary Poppins", ma respira sarcasmo come un personaggio di Woody Allen. Calamita vivente per i guai. Il suo motto è "Domani è un altro giorno... speriamo parta la macchina"

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