C’era una volta Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre: vegetazione rigogliosa, moda un po’ anonima e ripetitiva, niente distrazioni, televisione, telefono o sport. Impossibile litigare. Poi un giorno probabilmente per noia – a noi donne quando va tutto bene ci prendono le paturnie – a Eva gli viene la brillante idea di convincere il proprio compagno a cogliere il frutto proibito ed eccoci qua tutti nel mondo reale, stress ai massimi livelli, tecnologia onnipresente e calcio in tv la domenica.
Insomma ognuno è artefice delle proprie sfortune e se prendo Eva altro che Eva vs Eva di Mankiewicz – titolo originale “all about Eva” perchè noi italiani siamo creativi.
C’era una volta un luogo e un tempo in cui non odiavo questo sport, ero piccola e ignara delle implicazioni sociali che sarebbero seguite e ringrazio della mia attuale situazione a-calcistica – alfa privativo ovviamente – almeno ogni 2 anni cioè il tempo che trascorre dai mondiali agli europei e viceversa, fino a che cioè il calcio non mi viene praticamente a cercare a casa. Venisse direttamente Del Piero non mi lamenterei cos’ tanto.
Ma rompiamo una volta per tutte questo schema preordinato tanto oramai il calcio non è neanche di moda e lo stile calciatore velina stona non poco con il nuovo rigor montis.
Fosse per me durante le partite metterei i tappi per gli orecchi per isolarmi dalle urla dei tifosi, ma dal momento che ho ancora una vita sociale e che amo conoscere quello che poi critico per criticarlo ancora meglio ho deciso che guarderò la partita oggi pomeriggio, mi unirò ai tifosi, farò una vera e propria incursione etnografica adottando anche abbigliamento e linguaggio ad hoc e per fortuna che grazie all’osmosi involontaria negli anni sono riuscita anche a capire cosa è un fuorigioco così sarò perfettamente calata nella parte.
Oggi alle 18 tutti davanti alla tv, ma non garantisco che guarderò per 90 minuti solo il pallone…..Ora ho capito perchè Eva….