C’è un evento a Arezzo che subito dopo la Giostra di Settembre segna con il suo arrivo la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno: la Fiera del mestolo. In più parole la distesa infinita di banchini che si diffondono dal parcheggio Eden – unico posto in cui di solito sono in grado di parcheggiare senza difficoltà – per le mille traversine del centro di Arezzo il giorno 9, 10 e 11 settembre. La fiera del mestolo riesce ogni anno a riempire le viuzze di uomini, donne di ogni età e provenienza, animali nostrani e no – quest’anno mi sono trovata faccia a faccia con un’ iguana non credo proprio proprio del loco – e di un retrogusto culinario perfetto se l’orologio segna ora di pranzo o cena e un po’gravoso per chi la mattina alle 9 non ha lo stomaco a prova di bomba.
Ah quasi dimenticavo i mestoliiiiii.
Ma si può sapere dove sono questi mestoli????? Ho visto il banchino canonico parcheggiato vicino al cinema Eden, ma poi bo io non ne ho più visti, probabilmente sarò stata distratta dai banchini che vendevano il torrone e dalla mia scarsa attenzione verso ciò che mi circonda a meno che non abbia le sembianze di una sacher torte però ci vuole davvero il lanternino per trovare questi mestoli.
Immagino chi viene dall’estero o da fuori Arezzo attratto dall’ idea di partecipare alla Wooden spoon’s fair – mi scuso per la traduzione letterale – e poi invece di trovarsi un mestolo gigante o una grossa effige in suo onore ad accoglierlo deve andare a caccia grossa per portarne a casa uno.
Comunque a parte questi dettagli poco significativi e visto che salvo contraddizioni sono aretina – anche se per metà – la fiera del mestolo è sempre un appuntamento imperdibile e trovo doveroso per cui ripercorrere un po’ la sua storia.
Così mi sono messa un po’ a cercare da fonti attendibili qualche notizia storica “alla ricerca della storia del mestolo aretino” ma non sono stata soddisfatta: neanche la mia Wikipedia che risolve di solito i miei quesiti amletici è riuscita a darmi una risposta esaustiva e l’idea di fare affidamento sul mi babbo è svanita velocemente dal momento che quando gli ho chiesto se sapeva da quanto tempo c’è la fiera del mestolo lui mi ha risposto ” O che ne so io, io l’ho sempre vista”.
Direi perfetto!!! L’unica cosa che credo di aver capito è che la fiera coincideva e coincide con l’inizio della vendemmia e quindi con l’arrivo dei contadini che venivano in città per cercare gli attrezzi per iniziare a vendemmiare…..insomma tutti alla ricerca di damigiane, forbici e il mestolo che centra????
Oggi prendo, vado alla fiera e interrogo un po’ di gente magari faccio finta di essere una forestiera curiosa sennò potrei fare veramente una figura del mestolo!!!
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davvero non sai perchè si chiama "fiera del mestolo"..non so da quanto tempo ci sia questa fiera,ma sono abbastanza sicuro sul perchè della denominazione popolare in quanto quella ufficiale deve essere intitolata a qualche madonna,una delle tante e ad arezzo come gli avanzi di balera ci ricordano,le madonne si sprecano..la fiera del mestolo si chiama popolarmente così perchè soprattutto in tempo di guerra quando i divertimenti erano pochi,i ragazzi si munivano di mestolo e si divertivano a dare delle gran sculacciate nel sedere alle ragazze.penso fosse una forma di approccio e di scaricamento delle tensioni "amorose" in tempi in cui era molto difficile incontrare ragazze diverse dalle vicine di casa e in quantità abnorme come capitava alla fiera del mestolo..