La cosa più curiosa per l’Eurovision Song Contest visto dall’Italia è che, nonostante la Rai abbia fatto saltare la diretta spostando a stasera The Voice per poter così trasmettere domani la finale di Coppa Italia di calcio, migliaia di italiani hanno seguito comunque la prima semifinale in streaming portando l’hashtag #EscIta in cima ai top trends di Twitter, surclassando #TheVoice (che nei top trends non s’è proprio vista) e dimostrando quanto la decisione della Tv di Stato (che manderà la semifinale in replica domani dalle 22.50) sia stata autolesionista
E così, sintonizzati in streaming web sulla fida RTV San Marino ci siamo visti la prima serata che, come previsto, è stata perfetta dal punto di vista dello show ed è scorsa a gran velocità, senza punti morti, con poche chiacchiere e tanta tanta musica
Il parco dei concorrenti era un po’ debole visto che il sorteggio ha concentrato gran parte degli interpreti e delle canzoni migliori nella seconda semifinale che (stavolta in diretta su Rai4) vedremo giovedì: i migliori sono comunque stati gli estoni Elina Born & Stig Rasta, che sono tra i favoriti e rappresentano uno dei più pericolosi spauracchi per Il Volo
Fra le cose belle l’esibizione dei Voltaj, i rumeni che hanno cantato un bel testo sul tema dei migranti e la straordinaria grinta del cantante dei Pertti Kurikan Nimipaivat, la band finlandese formata da persone affette da sindrome di Down e autismo, l’evidente emozione iniziale di Polina Gagarina, la russa che ha dimostrato di essere meno “robotica” di quello che c’era sembrata finora. Molto bella anche l’esibizione dell’Armenia, commovente omaggio alle vittime del genocidio del 1915.
Fosse stato per noi avremmo eliminato Ungheria (bel testo, ma canzone noiosa), Macedonia (lui bravino, ma brano debole), Olanda (interprete brava, ma canzone ripetitiva e look davvero pessimo), Moldova (tizio simpatico, ma è stato il momento più trash della serata), Albania (la quasi-italiana Elhaida Dani strilla davvero troppo) e Georgia (Nina Sublatti, una specie di Marylin Manson al femminile che urla troppo e si presenta con un look davvero sconveniente)
Le giurie e i televoti, invece, hanno eliminato Olanda, Bielorussia, Danimarca, Moldova, Finlandia, Macedonia. Un vero peccato per i danesi (Antisocial Media), gruppo giovane e divertente che proponeva in modo solare e spontaneo il suono degli anni ’60. Speriamo di risentirli in futuro
Appuntamento a giovedì (stavolta da Vienna!)
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