In queste ore, in attesa della decisiva quarta votazione (sabato mattina), pare davvero che il rebus del nuovo Presidente della Repubblica possa avere veloce soluzione. Il PD ha proposto Sergio Mattarella (ex deputato e ministro DC/PPI/Margherita e Giudice Costituzionale) e dentro il partito sembrano tutti d’accordo. Su questo nome dovrebbero convergere anche Scelta civica, Sel, altri voti sparsi. NCD e Forza Italia faranno scheda bianca “non per l’uomo, ma per il metodo usato da Renzi’, la Lega e Fratelli d’Italia andranno contro come probabilmente anche i 5 Stelle. I numeri, comunque, dovrebbero bastare
L’elezione di Mattarella è un’ipotesi abbastanza probabile perchè, se si cerca di andare oltre l’apparenza e le propagande, ci si accorge che accontenterbbe un po’ tutti quelli che contano e che da questa elezione tutti ricaverebbero un motivo di vanto personale
Ovviamente Renzi, che è già partito col tentativo di beatificazione moderata del Democristiano che l’uomo della strada finora conosceva solo per la legge elettorale ‘Mattarellum’, potrà dirsi vincitore perchè Mattarella non piace a Berlusconi (che comunque non voterà contro, ma si asterrà) e questo fatto sarà presentato come la dimostrazione che il premier non ha paura di Silvio e che il Patto del Nazareno non ha la valenza mefitica che i critici gli vogliono dare. Aver scelto un vecchio DC pupillo di De Mita, alla faccia della rottamazione, conta meno
Anche D’Alema e tutta la ‘minoranza’ apparatesca del PD avrà di che festeggiare e farsi bella, potendo dire di aver avuto un ruolo fondamentale nel bloccare l’inciucio Renzi – Berlusconi, nell’aver riportato il partito al centro delle decisioni politiche costringendo il leader a comportarsi decentemente, con meno boria e più rispetto di chi non è d’accordo con lui mettendo un nome affidabile che per il suo rigore certo non asseconderà gesti ‘duceschi’ del premier. Ci sarà pure qualcuno che avrà il coraggio di vantarsi per aver ‘spostato l’asse del governo a sinistra’… e siccome dopo Tsipras la sinistra rischia di tornare di moda, è bene tutelarsi da subito
Lega e Fratelli d’Italia sottolineeranno la debolezza Berlusconiana premendo per un reset nel centrodestra con loro protagonisti
Perfino Berlusconi, in fondo, passerà certo da sconfitto ma trarrà il suo vantaggio dal fare la vittima, arte che conosce molto bene. Dallo “strappo” (virgolette) con Renzi potrà poi tentare di riguadagnare una maggiore compattezza dei suoi, recuperando quelli che mal digerivano il dialogo con il leader PD (deve gestire i vari Fitto e compagnia, ossi alquanto duri)… tutta roba da riutilizzare alla bisogna
La cartina di tornasole del teatrino, se è vero che c’è, saranno le Tv: solo se Renzi non godrà più del trattamento avuto finora allora potremo credere che davvero sia riuscito a fare un dispetto a Berlusconi. Altrimenti, se lo rivedremo ancora a farsi imbellettare dalla D’Urso, sarà vero il contrario
Tutti contenti, quindi, a parte i soliti sconfitti. Fra cui ovviamente, oltre ai sostanzialmente ininfluenti 5 Stelle, c’è Civati, che nel caso passasse Mattarella sarà accontentato nella sua (misera) pretesa di non avere un ‘Nazareno’, ma non potrà certo vantarsi di aver influito nella scelta di un democristiano e anzi… se lo dovrà pure digerire, votandolo senza fiatare. In barba, per l’ennesima volta, alla sua voglia di essere di sinistra