Una psicoterapeuta e nove pazienti si incontrano e si raccontano. Dieci donne, dieci cuentos, storie. Diverse per origine, estrazione ed età, si mescolano le vite della russa ebrea Natasha, della palestinese Layla e della bigotta Ana Laura; le esperienze delle borghesi Francisca, Simona e Andrea a quelle della contadina del sud Luisa, della parrucchiera Juana, dell’anziana ma sempre bella Manè e della giovane omosessuale Guadalupe.
Il rapporto con gli uomini, i figli, gli affetti, da dieci voci diverse tutte coinvolgenti; diverse eppure coerenti, complementari l’una all’altra. Marcela Serrano con maestria e scioltezza regala ad ognuna il proprio stile linguistico ed una personalità che emerge dal tono e dal linguaggio utilizzati.
Alcune delle protagoniste parlano del rapporto con gli animali: al centro del racconto di una vita, dagli accenti anche drammatici, ho trovato apprezzabile e veritiero che ci fosse ancora spazio per l’affetto puro di un quattrozampe.
Nell’aspra geografia del Paese più stretto del Sud America, con la Cordigliera pronta a rovinare su Santiago alla prima scossa sismica, l’oceano cupo e minaccioso e l’immobilità del deserto di Atacama, l’autrice rievoca la storia e la cultura del Cile, con l’onnipresente ricordo del golpe e della dittatura.
La complicità femminile annulla le differenze ideologiche e di classe e rapisce il lettore. …O forse dovrei dire la lettrice, perché, ahimè, proprio non ce lo vedo, anche il più paziente degli uomini, a sorbirsi, oltre a quelli della moglie, dieci altri sfoghi, misti a chiacchiere, elucubrazioni e voli pindarici.
A chi consiglio questo libro?
Innanzitutto a chi ha appena letto le “50 sfumature…” e desidera ristabilire l’assetto intellettivo e restituire dignità alla figura femminile. Poi a coloro che hanno poco tempo da dedicare alla lettura: ognuna delle storie vive di vita propria, in definitiva si tratta di un insieme di racconti, dunque non c’è quell’attesa spasmodica del “cosa succederà dopo”.
Infine a quelle che come me sono “circondate”: perdonate la scelta marcatamente femminile, ma ogni tanto devo pur fuggire dai tre uomini di casa!