Lo spettro di Ciccio Franco

Mentre Letta e Renzi giocano a fare Fanfani e Moro,una nave è in rotta verso il fatale porto di Gioia Tauro. Un Sorrentino, corretto con una buona dose di Franco Rosi ed espressionisti tedeschi, potrebbe tirare fuori un bel film. Sull’arrivo del nuovo Nosferatu, e  relative conseguenze ,in un luogo dalle enormi potenzialità destabilizzanti per l’intero paese.Riusciranno i nostri eroi,con la decisiva collaborazione di Emma Bonino,a creare i presupposti per una rivolta paragonabile a quella che incendiò Reggio Calabria e dintorni nell’estate del 1970?

Sindaci incazzati,preti che surrogano screditate o inesistenti leaderships politiche,malumori e sofferenze diffuse tra le larghe masse sono già sul luogo delle riprese.Mancano alcuni protagonisti e,soprattutto,”il” protagonista: il novello Ciccio Franco. Non ci vorrà molto per capire dove andremo a finire.Due piccole considerazioni conclusive:

a. Ci si riempie la bocca sulla diffusione della criminalità organizzata nell’intero paese e si continua ad ignorare l’insieme di cause ,condizioni e responsabilità che l’hanno prodotta.La rivolta di Reggio fu una delle più decisive.

b. La rivolta di Reggio Calabria, nella storia della Repubblica italiana, è stata il solo movimento di massa con caratteristiche realmente eversive e di totale rifiuto delle istituzioni e dei partiti politici. Lo capirono,per opposte ragioni,  personaggi  del calibro di Junio Valerio Borghese ed Adriano Sofri.

Forse i cavalli di razza ,troppo occupati nell’ escogitare nuovi assetti formali della rappresentanza (legge elettorale) ,si riveleranno del tutto incapaci di rappresentarsi e tenere sotto controllo un simile potenziale di conflitto sociale e politico.Resterà l’interessante domanda:chi dei due è il più ronzino?