Ben ritrovati su L’Euroscettico, la rubrica sugli Europei di calcio di Valdichiana Oggi. Un miracolo. Ieri sera a Lione è successo l’impossibile, un vero e proprio prodigio. Italia – Belgio, primo turno della fase a gironi degli Europei 2016. Milioni di persone davanti alle televisioni si aspettavano una semplice partita di calcio, e invece… E invece hanno assistito ad un evento prodigioso, esattamente al 33′ del primo tempo.
Ma cos’è successo in quel preciso momento in cui tutti hanno gridato al miracolo? Per riuscire a capirlo, dobbiamo fare un passo indietro e tornare con la mente al 32′, un minuto prima.
Leonardo Bonucci s’inventa un lancio da 60 metri in direzione dell’area belga, dove proprio in quell’istante arriva Emanuele Giaccherini, che fino a quel momento aveva sbagliato tutto quello c’era da sbagliare: passaggi, cross, dribbling, mutande, calzettoni, scarpe e taglio di capelli. Non ne aveva indovinata una, e in mezz’ora s’era già preso una quantità di insulti dal pubblico italiano che la metà sarebbe bastata. Ma il Giakke s’inventa uno stop alla Roby Baggio e con un destro preciso batte Cortuois, l’ottimo portiere Belga. Italia 1 Belgio 0, in barba a tutti i pronostici che davano gli azzurri perdenti (compreso il mio di ieri).
Basterebbe questo gol del casentinese Giaccherini per gridare al miracolo e convertirsi seduta stante alla religione azzurra, invece è successo di più. Pochi istanti dopo.
Antonio Conte da Lecce, il Sergente-Colonello supremo, il Lìder Maximo, il Generale della campagna di Gallia e c.t. della Nazionale italiana ha iniziato a sanguinare dal volto.
Un evento prodigioso, sensazionale, unico, davanti a milioni di telespettatori: il Dio della Tattica si è fatto uomo e adesso siede (si fa per dire) sulla panchina dell’Italia.
Da questo momento, Belgio completamente in bambola e Italia padrone del campo e del giuoco.
Barzagli-Bonucci-Chiellini come la muraglia cinese. A Giaccherini e Candreva spuntano le ali. De Rossi, trasformatosi in angelo, accarezza dolcemente il bestione Lukaku. Pellè sembra Van Basten e a al 93′ ce ne dà la prova segnando in sforbiciata il gol del definitivo 2-0.
Il 13 giugno 2016, a Lione, S. Antonio Conte da Lecce ha compiuto il miracolo: milioni di italiani si sono convertiti in un attimo alla fede azzurra. Niente sarà più come prima, adesso siamo invincibili.
Altre tre-quattro cose da dire sulla giornata di ieri, che in confronto a quello che è successo la sera durante Italia – Belgio sono bazzeccole, quisquille e pinzellacchere:
Alle 15 a Tolosa si sono affrontate Spagna e Repubblica Ceca. Il tiki-taka bello, divertente e coinvolgente delle ‘Furie rosse’ è ormai uno sbiadito ricordo. All’87’, però, l’illusionista Andres Iniesta – unico portavoce dei tempi che furono – serve un delizioso assist per la testa del marito di Shakira (il difensore Gerard Piqué) che sigla il definitivo 1-0.
Alle 18 Svezia e Irlanda hanno pareggiato 1-1. Un’inconcludente Svezia è riuscita a strappare un pareggio grazie ad una bellissima autorete del difensore irlandese Clark (in tuffo, di testa, veramente bello) su assist di Ibrahimovic.
Ci voleva l’Italia del Generale S. Antonio Conte da Lecce per vedere un po’ di bel calcio ieri. Insomma, ci voleva un miracolo.