Stampa e web avevano parlato di “settimana egizia a Cortona” presentando il programma di conferenze che si sarebbe tenuto a settembre, al Maec, per le celebrazioni dell’anno della cultura egizia in Italia. Noi lo ribattezziamo, senza tema di smentite, “mese egizio a Cortona”, visto che gli appuntamenti con l’Antico Egitto, fortemente voluti dall’amministrazione comunale e organizzati in collaborazione con l’associazione Atropos, continuano ben oltre la metà del mese!
“Min project Luxor” è la conferenza che, appena ieri, si è tenuta nel salone mediceo di Palazzo Casali e, per il prossimo sabato 19 settembre aspettiamo in città Victor V. Solkin con “Dall’Egitto alla Russia: viaggiatori, tesori e egittologia”.
Avvertiti, dunque, gli appassionati di Egitto piramidi e archeologia! Se vi siete persi l’incontro di ieri ( …e “qualcuno” se l’è perso!!!) con l’egittologa Dott. Irene Morfini,che guida insieme alla dott. Mira Alvarez Sosa gli scavi di una equipe italo-spagnola nella necropoli di Luxor, lasceremo che al disappunto si aggiunga il rammarico di non aver potuto ascoltare il racconto entusiasmante del loro lavoro “sul campo” nonché della doppia, imprevista, scoperta che la giovane, brillante archeologa lucchese ha firmato con la collega spagnola.
Sfidando pozzi e gallerie su scale di fortuna hanno svelato al mondo la tomba di May, funzionario del faraone, e di sua moglie Nefertet risalente alla 18esima dinastia e ancora, un complesso funerario che rappresenta uno dei modelli più evidenti della mitica tomba di Osiride databile alla 26esima dinastia!
“Ci vorranno una decina di anni almeno per completare gli scavi- dice l’archeologa Morfini- e diventa ogni anno più difficile recuperare i fondi per finanziare il progetto!”
La Morfini, che aveva già deciso di fare l’archeologa all’età di 5 anni, rappresenta in pieno quella passione per l’archeologia su cui tante volte è tornato “il re” delle piramidi Zahi Hawass durante le sue giornate cortonesi.
Non cerca tesori preziosi, maschere funerarie d’oro, piuttosto documenti, papiri, incisioni che raccontino di persone vissute millenni fa, che facciano luce su un modo di vivere affascinante e ancora tanto sconosciuto.
Insieme alla collega spagnola Alvarez Sosa, Iliaria Morfini ha anche realizzato un volumetto di “Novelle grafiche sull’Egitto antico” e contano anche sui proventi derivati dalla vendita di questo libro per proseguire le loro ricerche.
Non si tratta di un semplice fumetto ambientato nell’Egitto dei faraoni e delle piramidi, ma di uno storyboard cinematografico nel quale il racconto avventuroso scorre nelle vignette accompagnato da dipinti e incisioni ritrovate nelle tombe e riprodotte fedelmente, da riferimenti storici precisi, da un lessico che è quello dei testi dell’epoca e che ripropone un modo di vivere e di pensare proprio di quell’età.
Sicuramente sentiremo ancora parlare della dott.ssa Ilaria Morfini, dei suoi scavi e magari, di qualche sua nuova scoperta sotto la sabbia del deserto egiziano. Per adesso accettiamo il suo invito a seguire l’evoluzione degli scavi a Luxor tramite il sito del Min project!
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