Il libro di cui oggi vi parlo ha rappresentato la grande sorpresa letteraria del 2015. Prima di parlare di questo però (anche per creare un po’ di suspense), fatemi dire due parole sulla casa editrice. Forse alcuni di voi hanno già sentito parlare di Tunuè, se è così saprete della sua specializzazione in graphic novel (quello che in Italia viene definito impropriamente fumetto d’autore) e del nome di tutto rispetto che ha saputo costruirsi in questo settore (per esempio: tra i suoi autori di punta c’è il grande Paco Roca…Come dite? Non sapete chi sia?
Date retta a me, colmate immediatamente questa terribile lacuna!) Col tempo, questo editore si è reso protagonista di un’ardita operazione di contaminazione culturale tra generi diversi, attraverso l’adattamento a fumetti di opere di Dacia Maraini, Antonio Pennacchi, Giancarlo De Cataldo e altri. Infine è approdato direttamente alla letteratura tout court, attraverso una collana specifica partita nel 2014.
Allora, il secondo testo letterario pubblicato da Tunuè è stato “Stalin+Bianca” di Iacopo Barison che immediatamente si è imposto al grande pubblico, ottenendo inoltre (cosa più unica che rara) anche il plauso della critica, tanto da essere scelto per concorrere al Premio Strega. Ed ecco appunto la sorpresa di cui vi parlavo all’inizio. Una piccola casa editrice, che da pochissimo ha scelto di cimentarsi nella narrativa, approda subito sul tappeto rosso del premio letterario più importante d’Italia e per di più lo fa con un autore giovane, sconosciuto ed esordiente. Sembra una favola, ma è la realtà.
Ah già, ma di che parla questo bel libro che vi consiglio calorosamente? Eccovi serviti (dal sito della casa editrice):
“Stalin è un ragazzino di periferia, sta per compiere diciotto anni. Ha capelli corti, baffi enormi che gli sono valsi il soprannome e gravi problemi nella gestione della rabbia. Il suo quartiere è “un’intera palette di grigio”, dove ogni cosa sembra ripetersi all’infinito, e lui trascorre le giornate con Jean, un vecchio depresso che lo sfrutta subdolamente, oppure con Bianca, una ragazza cieca verso cui nutre un amore platonico. Quando, in seguito a un litigio, Stalin malmena il suo patrigno, le circostanze lo spingono a scappare di casa, portando Bianca con sé: i due attraverseranno una nazione sull’orlo del baratro, costruita sulle macerie dell’immaginario contemporaneo, in un viaggio che sarà la loro occasione per diventare adulti.”
Buona lettura.