In questi giorni si sta concludendo Expo 2015 che è stato senza dubbio l’evento più importante dell’anno sotto una miriade di punti di vista diversi ed ha alimentato un continuo (a volte persino eccessivo) dibattito culturale, sociale ed economico. Le forze politiche del nostro Paese, così come l’opinione pubblica, i giornali e le televisioni, si sono costantemente divisi tra trionfalisti e catastrofisti ed è altamente probabile che questa disputa rimanga irrisolta.
Ebbene, per dare a chi lo volesse ulteriori spunti di riflessione, ho pensato di proporre un libro che indaga un aspetto sconosciuto quanto essenziale relativo alla genesi di questo evento. In effetti si tratta di quello che, con linguaggio cinematografico, potremmo chiamare il prequel di Expo 2015 e ci spiega, in maniera romanzata (ma non troppo) come sia riuscita l’Italia e Milano ad aggiudicarsi il diritto di ospitare e organizzare questa manifestazione, sconfiggendo l’agguerrita concorrenza della città turca di Smirne che per di più era partita molto tempo prima.
Il libro, in maniera semplice ed immediatamente evocativa, si intitola “La candidatura” e il suo autore, Gaetano Castellini Curiel, può vantarsi di avere vissuto tutta la vicenda in prima persona e per di più con un ruolo da protagonista assoluto. Infatti, come si può leggere sul sito del piccolo ma agguerrito editore torinese che l’ha pubblicato: ” La candidatura è la storia dell’estenuante gara … per aggiudicarsi questo prestigioso titolo, raccontata dall’uomo che, insieme a una formidabile e affiatata squadra, ha investito diciotto mesi della sua vita in giro per il mondo in cerca di appoggi e voti. Un “dietro le quinte” avvincente, tra giochi di potere ed equilibrismi diplomatici, in un alternarsi di euforia, sconforto e colpi di scena fino al verdetto finale.”
Ecco, comunque la pensiate su Expo 2015, vi consiglio di non perdervi un libro che narra senza filtri e censure una trama di intrighi internazionali che altrimenti sarebbe passata sotto silenzio, un libro che si colloca a metà tra il giallo e il reportage, ma che forse è semplicemente la verità.
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