Quanti sono al giorno d’oggi coloro che sanno chi era Giuseppe (detto Joe) Petrosino? Pochissimi credo, eppure parliamo di un uomo che è stato famosissimo ai suoi tempi, un vero e proprio mito che ha saputo incarnare per la prima volta il simbolo dell’uomo di legge che spende tutta la sua vita contro il crimine. Insomma, una specie di nuovo eroe dei due mondi, un povero emigrante salernitano che diventa poliziotto per combattere una feroce organizzazione mafiosa denominata “Mano Nera” sulle strade pericolose di Stati Uniti ed Italia e alla fine, dopo avere conseguito molti successi, viene vilmente assassinato a Palermo nel 1909 a soli 49 anni.
I giornali dell’epoca riferiscono che ben 250.000 persone assisterono al suo funerale solenne svoltosi a New York.
Ecco, il libro che vi presento oggi, (Il tredicesimo giorno di Fabio Ceraulo, Milena Edizioni) con felice tecnica romanzesca intreccia le vicende reali legate agli ultimi giorni di questo straordinario personaggio storico con quelle di un personaggio di fantasia e cioè il giovane cameriere di un ristorante dove il famoso poliziotto era solito andare a cena durante il suo ultimo soggiorno palermitano.
Al di là della trama di cui vi ho fornito, come credo sia giusto, solo un lieve accenno così da non rovinarvi la lettura, voglio dirvi che ho scelto questo libro perché esso è un ulteriore esempio di come le suddivisioni in categorie che tanto piacciono ai cataloghi degli editori siano del tutto incapaci di rappresentare la vera letteratura. Anche in questo caso infatti, come in altri che ho già proposto ai miei quattro lettori, via via che si sfogliano le pagine del romanzo si evidenzia come una storia che all’inizio poteva apparire un semplice giallo, possa divenire nelle mani di un abile narratore un coacervo multiforme di spunti e riflessioni diverse che lasciano spazio alla caratterizzazione psicologica, alla denuncia sociale e perfino ad un fresco umorismo.
Insomma, la letteratura come la vita non si lascia rinchiudere in comode gabbie e, se è autentica, riesce sempre a sorprenderci e, come in questo caso, anche a fare risuscitare un eroe che purtroppo risulta ancora attuale, che parla alle nostre orecchie e si mostra ai nostri occhi rappresentando lo stesso coraggioso esempio di oltre cento anni fa.