Con il 92,77 % dei voti espressi dagli iscritti, Possibile la formazione politica di Pippo Civati nata dopo la sua uscita dal PD, ha deciso di unire il proprio gruppo parlamentare a quello di Sinistra Italiana. Un primo passo quello di unificare i due gruppi parlamentari per dare vita a quella sinistra che non si riconosce nelle politiche renziane del PD, aspettando anche le adesioni di Area Democratica di De Magistris e di Coalizione Sociale di Landini.
I 10 deputati di Alternativa Libera-Possibile affiancheranno quelli di Sinistra Italiana, per un impegno comune in vista anche delle elezioni politiche e dei prossimi referendum su lavoro e vaucher.
La volontà di procedere ad un percorso politico comune è maturato nel congresso fondativo di Sinistra Italiana qualche settimana fa e dalla Costituente delle idee organizzata da Possibile, la settimana scorsa a Roma.
Secondo me, per costruire una sinistra unita sui contenuti programmatici più che sulle singole bandierine, serve ripartire dal progetto di ” Italia bene comune ” , aggiornato alle tre questioni di emergenza sociale che sono l’occupazione, la sicurezza e la questione dell’immigrazione, temi sui quali sarà forte lo scontro con il centrodestra ed anche con il M5S.
Sulle prospettive di un governo di sinistra, peserà l’esito del congresso del PD, perché esso chiarirà se vi sarà la conferma della politica renziana rivolta ad alleanze con il centrodestra oppure ad un cambiamento di rotta per una nuova politica di alleanze a sinistra, unico modo per riportare gli elettori delusi della sinistra di a votare.
Doriano Simeoni