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La Sagra della Fascia Tricolore

La fascia tricolore indossata dai sindaci di una città durante le cerimonie ufficiali non è un semplice ornamento, ma un simbolo, dunque va usata con consapevolezza e decoro“. Osservando un evidente aumento nella frequenza di utilizzo della fascia tricolore con stemma Comunale da parte dei Sindaci, anche in Valdichiana, ho pensato di andare a verificare l’esistenza di esplicite regolamentazioni e norme in materia. Mi arrivavano infatti segnalazioni e lamentele riguardanti un utilizzo ritenuto eufemisticamente “inopportuno” (es: alle sagre e in altre occasioni pubbliche non legate direttamente alle istituzioni o all’ente comunale) e, prima di formulare sentenze volevo capire se da qualche parte c’è scritto con chiarezza quando e come si deve indossarla, quando è facoltativo e quando invece si rischia di mettersela a sproposito.

In realtà, in un paese solitamente sommerso da leggi, dalla ricerca che ho svolto è emerso le regole su questo frangente sono poche e l’elemento più interessante, anche se abbastanza generico e poco chiarificatore, è una circolare risalente al 1998.

L’allora Ministro dell’Interno Rosa Russo Jervolino il 4 novembre emanò infatti un testo da cui ho tratto la frase sopra invitando a “un uso corretto e conveniente della fascia tricolore“, nella consapevolezza “della dignità e del decoro della carica, e tale da non scalfire la realtà dello Stato come elemento di unità giuridica“. 

Nel testo si evince comunque un elemento importante su cui c’è molto da discutere: l’uso della fascia deve essere strettamente legato alle funzioni del Sindaco, cioè va indossata in pubblico nel momento in cui egli esercita una delle sue funzioni di capo dell’amministrazione comunale e/o di ufficiale di governo in occasioni ufficiali. Deve utilizzarla quindi tutte le volte in cui la propria veste di partecipazione alle manifestazioni pubbliche (ufficiali) venga interpretata come espletamento del proprio ruolo ed assuma ufficialità

L’alto ruolo istituzionale svolto dal sindaco” si legge ancora nel testo“impone, pertanto, un uso corretto e conveniente della fascia tricolore nell’avvertita consapevolezza della dignità e del decoro della carica” anche in considerazione de “il delicato ruolo che l’attuale assetto ordinamentale riserva agli organi esponenziali delle comunità locali implica sempre adeguati canoni comportamentali”

Il dubbio quindi resta (e sta nell’interpretazione del termine ‘ufficiale‘ che potrebbe o meno essere esteso a manifestazioni che hanno ricevuto il patrocincio dell’Amministrazione Comunale) ma vista la permanente discrezionalità ogni tanto, nel dubbio, sarebbe davvero consigliabile tenere a casa la fascia o evitare di prodursi in atteggiamenti che, con la scusa della condivisione e della “simpatia“, sembrano un incrocio fra il Mussolini trattorista, l’Enver Hoxha falciatore di grano e il Renzi che fa i selfie con chiunque gli capiti a tiro e di certo non rafforzano la solennità delle istituzioni e del ruolo di primi cittadini

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • La fascia tricolore rientra tra le insegne distintive, ovvero che identificano la carica e le funzioni svolte all'interno dell'organizzazione statale. Sono insegne distintive per esempio lo stendardo del Presidente della Repubblica, le bandiere dell'esercito italiano, dei titolari di rappresentanze diplomatiche etc, etc. Le insegne quindi servono per poter distinguere l'Autorità pubblica, nel ruolo che è a chiamata a svolgere. Nel caso specifico del Primo cittadino, la fascia è utilizzata a rendere palese la differenza tra il Sindaco e gli altri titolari di cariche pubbliche e con gli altri cittadini. In una cerimonia infatti, pur non conoscendo le persone, grazie a questi distintivi : fascia tricolore, o azzurra per un Presidente della Provincia, o semplicemente i gradi per un militare; si riesce subito ad identificare le personalità. E' infatti notizia di questi giorni che, anche il Presidente del Consiglio Regionale Toscano Eugenio Giani, vuol dotare tutti i consiglieri di un distintivo da indossare, quando sono chiamati fuori sede. Questa breve premessa per chiarire, il valore e l'importanza della fascia, che spesso sottolinea l'impegno che il Sindaco si assume nei confronti dello Stato e della Comunità locale e per l'alto ruolo che riveste. Il Sindaco deve quindi utilizzarla nell’adempimento delle proprie funzioni istituzionali, tutte le volte in cui la propria veste di partecipazione alle manifestazioni pubbliche venga interpretata come appunto espletamento del proprio ruolo ed assuma ufficialità; diversamente, nell’ipotesi di partecipazione a titolo privato, o comunque non ufficiale, non è né opportuno né legittimo che la indossi. Come è buona consuetudine non indossarla in una riunione di lavoro o in una riunione di giunta o consiglio. Va quindi utilizzata nelle cerimonie ufficiali su una pubblica piazza, o all’accoglienza di autorità; occasioni dove i cittadini e l’alta personalità devono avere chiara la figura del rappresentante della comunità legittimato a manifestare la volontà. Nel caso specifico, se la sagra, festa popolare è stata organizzata dal Comune o semplicemente patrocinata, il Sindaco in occasione dell'inaugurazione è leggimato ad indossarla limitatamente al momento dell'apertura, che avverrà con taglio del nastro o portando il saluto. Dopodichè se la toglierà e proseguirà la sua partecipazione alla festa. Molto e altro ancora in tema di protocollo e cerimoniale sull'utilizzo della fascia, per esempio sul modo di indossarla e sulle motivazioni, sul simbolo del tricolore, sul decoro, sulle altre figure che possono indossarla, sulle funzioni del Sindaco in materia di Stato civile, ma credo che l'importante sia da parte di tutti cittadini e dei Sindaci riportare il giusto valore a questo speciale e solenne distintivo.

  • Un ringraziamento alla dott.ssa Mencacci per il contributo, con li quale ci ha offerto una chiave interpretativa importante, avvalorata dalla sua esperienza professionale e competenza in materia

    Volevo sottolineare una frase della dott.ssa sulla quale invito tutti a riflettere:

    "Nel caso specifico, se la sagra, festa popolare è stata organizzata dal Comune o semplicemente patrocinata, il Sindaco in occasione dell'inaugurazione è legittimato ad indossarla limitatamente al momento dell'apertura, che avverrà con taglio del nastro o portando il saluto. Dopodichè se la toglierà e proseguirà la sua partecipazione alla festa"

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Michele Lupetti

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