Ci sarebbe un gran concertone da andare a vedere stasera. A pochi Km dalla nostra Valdichiana, economicamente abbordabile, di sicuro interesse musicale, ma soprattutto con un qualcosa in più: l’emozione di un’ultima volta insieme a un pezzo di storia della musica. Franco Mussida, per tutti “Francone”, lascia la Premiata Forneria Marconi e lo fa al termine di questo tour la cui penultima data (prima della chiusura a Roma) è ad Assisi.
Ripeto: sarebbe da andare a vedere, non importa se è martedì sera e domani c’è da lavorare e non importa se la PFM la si è vista almeno una decina di volte dal vivo, come ho fatto io
Al termine di questo tour, denominato “All the best” poichè dedicato a passare in rassegna la storia del gruppo e i brani più famosi della lunghissima parabola, Francone se ne andrà lasciando i compagni Patrick Djivas, Franz Di Cioccio e Lucio Fabbri con il compito di portare comunque avanti la leggenda. Ma non sarà facile senza un chitarrista così e questo addio peserà certamente più di abbandoni precedenti quali quello (storico, corrreva l’anno 1975) di Mauro Pagani o quello (più recente) di Flavio Premoli, a cui la band aveva sempre reagito alla grande, con sostituti degni e nuovo entusiasmo. Ma si sa che Franco è un tipo schivo, poco appariscente e poco incline ai divismi, ma è un tizio tutta sostanza…e quando manca si sente tantissimo
Prima che Francone saluti la band e prima di vederlo impegnato nelle sue nuove avventure artistiche riascoltiamoci quindi 3 pezzi un po’ meno famosi di un gruppo che ha reso grande l’Italia nel mondo ed ha raggiunto come pochi altri un traguardo ambito e difficilissimo: fare musica di grande qualità, con spazio alla tecnica e alla ricerca riuscendo comunque a divertire ed emozionare
La carrozza di Hans
Francone dice di averla composta “a mente”, mentre guidava il furgone della band diretto verso la sede di un concerto. All’arrivo al locale la la trasferì su chitarra e la sera il pezzo era già in scaletta. La versione finale è ben diversa da questa, registrata in uno special Rai, in cui si nota un testo completamente differente (alquanto abbozzato). Anche così è un capolavoro
Dolcissima Maria
Sfido chiunque in Italia a scrivere un brano così intenso. Dolce, ma non smielato, romantico, ma non patetico, mai banale, impreziosito da una grande chitarra. Una sorta di trasposizione in musica di Francone: come detto tutta sostanza, poche chiacchiere e tanti fatti, ma anche grande profondità e sensibilità d’animo
River of life
Un pezzo mastodontico, pieno di potenza e di classe. Qui nella versione della nota serata senese della reunion (solo per una sera) con Mauro Pagani. Esempio fra i più fulgidi di come in Italia si sia riusciti a fare musica di valore internazionale senza vergogna, nè provincialismi, nè senso di inferiorità, ma semplicemente mettendo a frutto doti che da sempre ci contraddistinguono: creatività, passione, intensità
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Condivido tutte le tue osservazioni e vorrei girare un'invito al Mix Festival, perche'si ricordi degli artisti che hanno fatto la storia del Prog italiano (Area, PFM, BMS, Orme) e che sono stati apprezzati in tutto il mondo!