In tutta la mia carriera scolastica non ho mai sofferto della sindrome da foglio bianco e invece della “scena muta” durante un esame a cui non ero preparata stordivo l’interlocutore con iperboli e supercazzole. Mi hanno dotato della parola ed è una facoltà che dai 9 mesi di vita mi piace sfruttare a pieno.
Stamani mattina però, complice anche l’orario e la mancanza di caffè ho faticato a trovare le parole. Capita anche a me, di rado, ma mi capita di non avere capacità di espressione, verbale e scritta.
Cercavo qualche frase ispirante per accettare la doppia cifra stampata a carattere grassetto nel titolo di questo post, avevo bisogno di poesia, oltre che di un caffè, prima che facebook mi facesse gli auguri di compleanno con qualche palloncino colorato in bacheca.
Dopo i 25 anni al giorno del mio compleanno si accompagna un sentimento ambivalente legato al rapporto direttamente proporzionale tra le candeline sulla torta e i miei capelli bianchi in testa. Un misto di incredulità e accettazione passiva del tempo che passa così veloce.
Certo la reazione di sorpresa di una 18enne che giorni fa mi aveva scambiato per un’universitaria, confidandomi nell’orecchio che il giorno prima aveva incontrato Justin Timberlake per le vie di Siena, mi ha un po’ rincuorato, ma poi la gastrite seguita al pranzo consumato in un posticino “ggiovane” e economico mi ha fatto rimpiangere di non essergli sembrata una 40enne.
Per evitare di dare da sola un senso a questo giorno ho googlato “aforismi sul compleanno”. Fermamente convinta di trovare frasi, aforismi, citazioni di poeti, scrittori, filosofi con cui iniziare bene questa giornata. Un click veloce e si apre una lista di aforismi, frasi, citazioni di… perfetti sconosciuti con l’unico merito di aver messo un # su Twitter.
In anni e anni di ricerche online non avevo mai visto citare Twitter come fonte e leggere insieme a Oscar Wilde e Woody Allen aforismi firmati da diavolina2000″ e via dicendo.
Mi è subito venuta una voglia matta di Baci Perugina e di “anonimo” scritto sotto un messaggio romantico.
Quindi senza una frase ispirante a darmi coraggio, affronto questo primo giorno da 33enne senza fare bilanci, ma fluttuando ancora tra giovinezza e maturità con una sola grande consapevolezza: di non scambiare mai Oscar Wilde per un utente qualsiasi di Twitter
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