Salve a tutte, care mie lettrici. E Salve anche a tutti voi abitanti di Marte naturalmente… gli uomini sono sempre ben accetti come lettori, acerrimi nemici e compagni di vita. Scegliete voi la modalità preferita.
Mi ritrovo a scrivere un blog dopo ben due anni di pausa forzata, ero impegnata nella faticosissima ricerca di un lavoro decente, ma dal momento che non l’ho ancora trovato e le mie speranze in merito si riducono di anno in anno – inversamente proporzionali alle rughe nel mio volto – ho pensato che non posso privarmi della cosa che mi rende più felice al mondo dopo lo shopping compulsivo e la cioccolata: raccontare i cavoli miei a perfetti sconosciuti.
Ho così ceduto di nuovo al fascino del web, dove è sicuro che nessuno mi può cestinare e dopo che alcune mie amiche mi hanno implorato in tutte le lingue di ri-bloggare, sperando così di potermi finalmente mettere il silenzioso come lo si fa con il telefono in una riunione.
Probabilmente scritta sono più divertente che ascoltata.
E così dopo 3 anni ho deciso di tornare anche su ValdichianaOggi.it per la felicità del Direttore costretto ogni tanto a correggere i miei articoli da refusi e misunderstanding!
Mr Lupetti docet: << Per favore però cerca di scrivere qualcosa che anche gli altri possano capire >>
A chi già mi conosceva su Oggi Mordo devo dare la triste notizia che, oramai dotata di apparecchio dentale, non Mordo quasi più, conservo ovviamente la mia criticità intrinseca, ma spesso la trovo sopita nel grigiore del mio Loft e del mio nuovo arredamento. Compiere 30 anni, ristrutturare casa, convivere con uno Storico, Chef e Juventino sfegatato hanno ammorbidito parecchio la mia penna tagliente, a tutto vantaggio dei coltelli per la carne. But never say never!
A chi invece non ha mai avuto la fortuna di leggere un mio post in passato, consiglio vivamente di armarsi di pazienza e apertura mentale: tendo a creare neologismi per i quali l’Accademia della Crusca – “Fashion police della lingua italiana” – mi bollerebbe come Criminale seriale. Se mi leggesse… ovvio!
Perché proprio Costola di Adamo?
Dopo due mesi di apparecchio fisso vi potrei anche dire che il mio subconscio nell’ esprimere la nostalgia di addentare un “costoliccio” senza che si stacchi un pezzo di ferro dall’incisivo ha suggerito il titolo in sogno, ma in realtà Adam’s rib è un film di Cukor del 1948 con la coppia di fatto Katherine Hepburn e Spencer Tracey.
Pucci e Puccio sono due avvocati, marito e moglie che si trovano ad essere avversari in tribunale e si dividono tra agoni giuridici all’ultimo sangue e improbabili affettuosità tra un’udienza e l’altra. Un vero e proprio scontro tra sessi e che io, essendo affetta da anacronismo cronico e femminismo originale, non potevo che adorare.
Il mio blog parlerà quindi dell’essere Costole e della scelta quotidiana su cosa diventare: mere costole, spine nel fianco o quant’altro.
Parlerà di me ovviamente, con qualcuno dovrò pure sfogarmi, e delle mie disavventure nella costante ricerca di una realizzazione personale e professionale e a volte parlerà semplicemente del tempo e della neve mai caduta e tanto millantata.
Magari un giorno vi immedesimerete, un giorno morirete dal ridere e un giorno penserete che avete di meglio da fare di leggere una sconosciuta sul web che crede di essere la Sophie Kinsella dei poveri, ma l’importante è che mi leggiate, perchè adoro sentire di nuovo questo fastidioso rumore di tasti sotto le mie dita.
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Ciao cara,
leggo x la prima volta ed effettivamente sono curioso di cosa ci riserveranno le prossime puntate...
Un saluto da Marte.