Non so perché ma appena sento parlare di vendetta, la mia mente visionaria immagina sempre qualcuno seduto a gambe incrociate chino davanti a un piatto bollente di zuppa tutto intento a soffiare cercando di farlo raffreddare prima del tempo.
La vendetta come dicono gli esperti è un piatto che va servito freddo!
L’ars amandi è insidiosa quanto l’ars bellandi con l’arma vincente che si conoscono tutti i punti deboli dell’altro e non si deve aspettare tanto prima che il cadavere del proprio nemico ci passi davanti mentre noi siamo seduti sulla riva del fiume.
Per chi abita in luoghi asciutti va bene il ciglio della strada, magari in un giorno di primavera e senza nuvole all’orizzonte!
Sorvolando momentaneamente sulle mie diatribe quotidiane causate dall’utilizzo sconsiderato del riscaldamento della mia dolce metà e sull’aureola che mi sta crescendo intorno alla testa, durante una delle ultime sessioni amicali del Venerdì sera l’argomento sopito Ex e Vendetta è tornato alla ribalta. Sopito, non dimenticato!
E con la V di Vendetta sono tornati anche i resoconti delle “discussioni” infinite e delle ritorsioni ludico ricreative che si attivano quando la lettera E fa compagnia alla lettera X.
Nonostante la mia esperienza comprovata in materia, ascoltando le avventure post-rottura odierne non so se saprei fare l’Ex in un mondo così social! Sono un’Ex analogica!
Con ogni tipo di Social Network e i geo-localizzatore che ci comunica passo dopo passo i movimenti e le nuove conoscenze di un ex il detto “Occhio non vede cuore non duole” va letteralmente a farsi friggere.
E anche se uno decide di fare vita da weberemita e non accendere più Internet le pettegole di paese ti tengono aggiornata meglio e più tempestivamente di un’Ansa.
L’unica soluzione quindi in alternativa a farsi lanciare nello spazio o chiudersi in un eremo dall’altra parte del mondo è rallentare il respiro, sbuffare in modo più pacato su quel piatto bollente e di usare tutta la propria intelligenza e consapevolezza per visualizzare la propria vita fra 6 mesi.
Il tempo necessario che darei al”nemico” che ora vive spensierato con gli occhi a forma di cuoricino una seconda adolescenza insieme alla nuova fiamma very very young per rendersi conto che alla sua età, pericolosamente vicina agli Anta, i colpi di fulmine fanno certo palpitare di nuovo il cuore, ma che pure i colpi di frusta non risparmiano nessuno, quando dopo diversi voli pindarici si ricade a terra sbattendo il sedere.
E con l’avanzare dell’età le ossa sono sempre più fragili…
Quindi cara amica che ti lasci dopo un periodo di fidanzamento simile a un’era preistorica e ora ti senti 150 anni tutti sulle spalle e non smetti di soffiare per far passare più veloce questo tempo odioso, rimettiti a leggere tutti i 12.000 libri di Sophie Kinsella e siediti sul ciglio della strada. Quando li avrai finiti tutti sarà già primavera e il momento perfetto per mangiare un bel gelato ghiacciato e presa dalla tua nuova vita non ti accorgerai nemmeno del botto che il tuo caro ex, tornato bruscamente alla realtà, avrà fatto sull’asfalto. Confucio non sbaglia!