Non so nemmeno a che giorno di quarantena siamo e stretta nella morsa dell 4 mura con accesso illimtato al frigo mi sono trovata di fronte a un bivio. A destra il divano, comunque impraticabile con una minore di 3 anni in casa e, a sinistra una smart tv su cui avrei potuto proiettare film strappalacrime e invece mi trovo spesso costretta ad osservare gente sudata che allena muscoli di cui sono incapace di pronunciare il nome figuriamoci di allenare.

Complice la chiusura delle palestre che ha obbligato il mio compagno ad allenarsi a casa tutti i giorni davanti ai miei occhi, probabilmente convinto di essere candidato al prossimo Rocky, e che ha scoperto un orrile pratica sportiva chiamata Calistenia, che di carino ha solo l’etimologia greca, mi sono trovata a compiere piccolissime sessioni di allenamento quotidiane, la mattina alle 6 dopo che il mio primo tentativo è stato accompagnato dalle risa fragorose di Rocky VIII. Mi sono rifatta ampiamente delle risate quando LUI ha scaricato un tutorial per allenare i muscoli facciali.

Tornando a me, accantonato lo Yoga molti anni addietro come una serie infinita di altre discipline e sport, questa volta sono andata diritta al sodo della situazione, in tutti i sensi, puntando diritta alla meta più importante: il sedere che, attirato da anni verso il suolo da forze fisiche difficili da contrastare, sta ora spiccando il volo verso vette prima sconosciute.
You tube ora non mi suggerisce più solo canzoncine mielose per bambini, ma programmi intensivi per tonificare, allenare, ritrovare muscoli dimenticati. Per una sua perversione intrinseca mi suggerisce anche tante ricette di dolci al cioccolato…

Al momento dopo una settimana di quasi allenamento quotidiano di dieci minuti ho scoperto di avere dei glutei, quei muscoli che solitamente agitavo solo in discoteca sul ritmo di qualche canzone Dance e che ora seduta sulla sedia della mia isola in smart working mi fanno leggermente male, degli addominali ancora nessuna avvisaglia, giacciono assopiti sotto uno strato di pelle morbida e candida, ma dal momento che questa quarantena non finirà presto, potrebbero ricomparire pure loro dal letargo.

Non sono sicura che conserverò la mia attuale costanza anche in futuro, forse non scoprirò mai come sarà il mio corpo veramente tonico, ma senza dubbio بدون شك alla prossima sessione di esercizi di coppia resisterò qualche minuto in più, prima di svenire sul tappeto.

Cecilia Falchi

30enne Blogger per sopravvivenza mentale e precaria per scelta altrui. Spontanea nel suo essere assurda, sembra uscita da un'illustrazione di "Mary Poppins", ma respira sarcasmo come un personaggio di Woody Allen. Calamita vivente per i guai. Il suo motto è "Domani è un altro giorno... speriamo parta la macchina"

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