Gli incompresi di ieri e di oggi, ovvero il penultimo giorno del Mix 2015

Faceva freddissimo il 22 dicembre 1808, quando Ludwig van Beethoven organizzò a Vienna un concerto di beneficenza in cui presentò la Quinta e la Sesta Sinfonia, oltre a diverse altre cose – quattro ore, durò la serata, roba da Springsteen. La Quinta, la sinfonia del destino che bussa alla porta, e la Sesta, la Pastorale. Marte e Venere. Durezza e leggerezza. Per un geniaccio come Beethoven, non era difficile muoversi tra dolcezza e magniloquenza. Per i contemporanei, molto meno, e il povero Ludovico van fu snobbato.

Ben migliore la sorte dell’ottimo Frédéric Chaslin, che ha diretto ieri sera la Sesta in un Signorelli non al completo (ahinoi), ma partecipe del bel concerto con l’Orchestra Regionale toscana. Forse, come ci ha suggerito uno spettatore, non sarebbe da escludere l’ipotesi di portare i concerti classici fuori dal teatro, magari perdendo qualcosa in acustica ma guadagnandoci in conoscenza da parte del pubblico. Se la classica continua a chiudersi nelle segrete stanze, perde il suo potere dirompente. Pensiamoci.

In quattro edizioni, siamo alla quarta sinfonia beethoveniana (dopo la Quinta del 2012, la Terza del 2013 e la Nona del 2014). La serata ha previsto anche un pout-pourri operistico, con l’overture dell’Italiana in Algeri di Rossini, più alcune arie pucciniane, cantate dagli ottimi Salvatore Cordella e Cristina Pasoroiu (in sostituzione dell’originariamente prevista Pumeza Matshikiza, sfortunatamente malata).

Non meno incompreso di Beethoven è stato Mario Castelnuovo, esibitosi alle 19.30 di ieri in un’afosa Sala del Consiglio, perché al Parterre c’era il rischio che piovesse. Scriveva Alberto Arbasino che la carriera di un artista di oggi si può generalmente suddividere in tre fasi successive: brillante promessa, solito stronzo, venerabile maestro. Con una buona dose di autoironia, Castelnuovo ha confessato che il passaggio alla terza fase è stato decisamente traumatico. Forse ve lo ricordate per i Sanremi anni Ottanta, e se l’avete perso di vista vi consigliamo di riavvicinarvi alla sua produzione più recente attraverso la rete. Il cantautore trasteverino ha proseguito una onesta carriera di cantautore che solo per gli imprevedibili meccanismi delle classifiche ha smarrito la strada del successo. Ad ascoltarlo ieri, in pochi, tra cui alcuni fan accaniti. Il suo recital meritava un pubblico ben più vasto, perché il livello artistico era decisamente alto (salvo l’audio che lasciava a desiderare): tra un brano e l’altro, affascinanti excursus sulla storia e sulla lingua, sulla musica e sulle esperienze di vita. Come tra vecchi amici. Quanta bellezza.

Nella foto, Alex Irons (che in tutta la vita si è fatto fotografare con un solo vip – Manuela Arcuri nel 2003, dopo una dimenticabile esibizione al Teatro Signorelli – e che per Marione ha deciso di contraddire il proposito).

Per rimanere sul tema degli incompresi, potremmo includere nella categoria lo stesso Festival. Con la rimozione del palco, in molti si sono chiesti se è finito pure il Mix, e per rimediare ieri (accadrà anche stasera) è stata invitata a suonare per Rugapiana una street band, come ai gloriosi tempi di Cortona per Umbria Jazz. Bello, bellissimo. Magari, era meglio pensarci prima.

La giornata di ieri, tuttavia, ci ha offerto anche una Concita De Gregorio reduce dall’inconcludente incontro con Brunello Cucinelli. La giornalista di Repubblica ha presentato, con l’aiuto di Galatea Ranzi, il proprio libro Mi sa che fuori è primavera, in cui racconta la terribile storia di Irina Lucidi (qui un estratto). Per chi vive di scrittura, la ricerca delle parole costituisce un obiettivo imprescindibile: come affrontare, tuttavia, tragedie come quella di Irina? Come raccontare qualcosa che esiste solo nel cuore, e probabilmente non più nella realtà? Un libro commovente, profondo e mai banale. Ve lo consigliamo.

Ferite d’oro. Quando un oggetto di valore si rompe, in Giappone, lo si ripara con oro liquido. È un’antica tecnica che mostra e non nasconde le fratture. Le esibisce come un pregio: cicatrici dorate, segno orgoglioso di rinascita. Anche per le persone è così. Chi ha sofferto è prezioso, la fragilità può trasformarsi in forza. La tecnica che salda i pezzi, negli esseri umani, si chiama amore (dal frontespizio).


 

.:: Ricordiamo l’appuntamento con l’ultima puntata di Radio Incontri goes to Mix, dalle 15.00 sulle frequenze di Radio Incontri InBlu (88.4 e 92.8 FM). Concita De Gregorio, Mario Castelnuovo e Max Weinberg ci hanno rilasciato interviste, quindi non perdetelo, e soprattutto non perdetevi! ::.

Menù dell’ultimo giorno

Oggi, domenica 2 agosto, il Cortona Mix Festival offre le seguenti portate:

Antipasti

  • Alle 17.00 presso il Centro Convegni Sant’Agostino, LA VERA VITTORIA DEL GENERALE: lo sceneggiatore di fumetti Tito Faraci intervistato da Alessandra Tedesco.
  • Dalle 16 alle 20 nel Centro storico, BANDITA: le strade della città si animano con il travolgente mix di jazz, dixieland e funky proposto dalla marching band toscana.

Primo

  • Alle 18.30 presso il Centro Convegni Sant’Agostino, I LIBRI SONO TUTTO. I LIBRI SONO LA VITA, incontro con Inge Feltrinelli. Evento annullato e sostituito con la proiezione in anteprima di speciale Feltrinelli60: Cambiare il mondo con i libri, Film documentario realizzato da laeffe per l’anniversario della casa editrice che ne ripercorre la storia attraverso documenti d’archivio e interviste inedite a Carlo e Inge Feltrinelli, Roberto Saviano, Vinicio Capossela e Marco Missiroli.

Contorno

  • Alle 19.00 in varie locations del Centro Storico SECRET PIECES | LIBERE AZIONI NELLA CITTÀ DI CORTONA, con Federica Tardito e Aldo Rendina, Elisa Canessa e Federico Dimitri, Olimpia Fortuni e Pieradolfo Ciulli. A cura di Associazione Sosta Palmizi.

Secondo

  • Alle 21.30 presso il Teatro Signorelli, WEBNOTTE SPECIALE CORTONA, concerto live del Max Weinberg Quintet con special guest Nina Zilli e Stefano Di Battista. Conducono Ernesto Assante e Gino Castaldo. PORTATA A PAGAMENTO

Dolce

  • Alle 23.00 in Piazza della Repubblica, FESTA FINALE CON DJ SET DI ALEX NERI DEI PLANET FUNK.

A domani, con le cronache dell’ultimo giorno qui su ValdichianaOggi!

Irons Brothers

L'uno cordiale e sognatore, l'altro cinico e bicchiermezzovuotista (o forse solo sognatore in via di dismissione), Daniele e Alessandro Ferri si affacciano al mondo quando sulla scena pubblica ci sono Silvio Berlusconi, Michele Santoro e Beppe Grillo. Raggiunto il traguardo del quarto di secolo, se li trovano ancora tra i piedi, e anestetizzano il dolore che ne consegue dedicandosi in tutto e per tutto alla buona musica.

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