Il nostro Danny con il suo trofeo
Una seconda giornata ricca di eventi, quella di ieri, mentre una nuvola chiamata Jovanotti incombe sempre di più sul Cortona Mix Festival, fino quasi ad oscurare gli altri eventi (sui social e per le strade ormai si parla solo di quello che accadrà il 4 agosto – fortuna che era una festa a sorpresa).
Alle 16.30 si è svolta la tradizionale sfilata della marchin’ band per le strade del centro. Il gruppo di quest’anno era la Fantomatik Orchestra, che ha coinvolto i presenti proponendo brani rock e pop riarrangiati in chiave funky e concludendo con un simpatico gioco in stile Sarabanda. La grande cultura musicale dei fratelli Irons ha trovato l’ennesima conferma – applausi! – quando il nostro Danny ha indovinato una canzone di Kool & the Gang e ha vinto un cd, nel tripudio di Piazza della Repubblica (vedi diapositiva allegata).
A seguire, il taglio del nastro di questa seconda edizione, da parte del Sindaco e di Carlo Feltrinelli, con una breve presentazione, che ha in sostanza ripetuto gli stessi concetti dell’anno scorso. Vignini, ormai sul limitar di mandato, ha affermato che è l’evento in cui crede di più ed ha ringraziato Jovanotti e Saviano per la loro presenza nell’ormai mitopoietica giornata conclusiva. Grande assente il nostro adorato Claudio Martini, purtroppo colto dall’influenza (o qualcosa del genere), sostituito dal Direttore Generale dell’ORT Parri. Il Direttore è tornato sull’Aida di ieri, esprimendo un parere favorevole e sottolineando il buon coinvolgimento di tutta la cittadinanza, anche se il Ministero della Cultura non aveva sostenuto affatto il progetto.
All’incontro sulla libertà dell’editore mancava l’ospite d’onore, ovvero Inge Feltrinelli, qui rappresentata dal figlio Carlo. Molto interessante il racconto dell’editore tedesco Klaus Wagenbach che, leggendo passi del proprio volume Libertà dell’editore (Sellerio), ha ricordato il suo arrivo in Italia nei primi anni Cinquanta in bicicletta. Gli incontri pre-dinner si sono conclusi con la consegna del Mix Prize a un rappresentate della casa editrice Fazi per Stoner di John Williams: anche lì mancava l’ospite d’onore, ossia l’autore, ma perché deceduto da quasi vent’anni.
Su Metropolis potremmo scrivere paginate, perché è una delle opere cinematografiche più significative, perché è uno dei primi kolossal fantascientifici, perché mantiene una sua attualità, anche se il mondo rigidamente classista che descrive è diverso da quello di oggi (non nel senso che quello contemporaneo sia migliore, s’intenda). Se non lo avete visto prima, fatelo appena potete, magari nella kitschissima e stupenda edizione degli anni Ottanta con musiche di Bonnie Tyler e Freddie Mercury curata da Giorgio Moroder. Oppure nella versione restaurata, quella proiettata ieri, in cui è stato possibile integrare larga parte delle scene mancanti grazie a una bobina miracolosamente recuperata in una cineteca di Buenos Aires. La musica di accompagnamento alla proeizione, eseguita dall’ORT diretta di Frank Strobel, era quella originale di Gottfried Uppertz, con qualche integrazione di Marco Jovic per le parti mancanti.
Il film di Fritz Lang è, al di là dell’ideologia di fondo e della forma futuribile, una classica storia d’amore tra figli di famiglie nemiche: la proletaria Maria e il figlio di industriali Freder, che riusciranno a realizzare il loro amore riunendo al contempo classe operaia e borghesia grazie alla mediazione del sentimento. Un’idea forse banale, diremmo oggi. Certo non lo era ottant’anni e più fa, anche se gli autori del film presero strade diverse, emigrando negli USA Lang e divenendo una fervente nazista la di lui moglie Thea Von Harbou.
.:: Gli appuntamenti di oggi ::.
Alle 18.00, la scrittrice Eva Cantarella e la professoressa di Metodologia della ricerca archeologica dell’Università del Molise Luciana Jacobelli parleranno a Palazzo Casali del loro volume Pompei è viva!
Alle 19.30, il Centro S. Agostino accoglierà il giornalista/scrittore/conduttore radio e tv Gianluca Nicoletti per una intervista centrata sul suo libro Una notte ho sognato che parlavi, dedicato al rapporto con il figlio autistico. Dopo cena, l’imperdibile concerto al Teatro Signorelli (21.30) del fisarmonicista italo-francese Richard Galliano.