Strepitoso. Spaziale. Innovativo. L’esperimento condotto ieri sera da Federico Grazzini, con il remix in diretta del (per altro) splendido Concerto sinfonico dell’ORT condotta dall’ottimo Daniele Rustioni è stato un successo. Vedere decine e decine di ragazzi in piazza dimenarsi per la musica di Beethoven e Rossini non è cosa da tutti i giorni, anzi i ben informati ci dicono che si tratta di uno dei primi esperimenti in Europa.
Se per l’Aida “cortonese” avevamo parlato del valore della pedagogia musicale, qua possiamo parlare di un tentativo ancora più audace, un tentativo che smentisce tutti quei tromboni che credono che la musica possa essere divisa in categorie stagne. La musica è una, e a quasi cinquant’anni dalla pubblicazione di Apocalittici e integrati di Umberto Eco, possiamo dire che happenings come quello di ieri dimostrano come quegli steccati altro non sono che fumosi relitti ideologici. Cortona è stato un baluardo d’innovazione, e ci auguriamo che si possano ripetere eventi di questo tipo anche in futuro (magari all’interno del Progetto Orlando della Fortezza). Una menzione speciale per Marco Mancini, tastierista che ha accompagnato il dj nel corso dell’evento (e amico di Danny Irons), e per il bravissimo tenore Antonio Coranò, che ha cantato le romanze verdiane nella prima parte del concerto.
Quanto all’incontro sulla storia della tormentata pubblicazione del Dottor Zivago, potremmo dire molto più di quanto faremo: l’opera di Boris Pasternak è uno dei capolavori della letteratura novecentesca, e pure le vicende che circondarono la prima storica edizione Feltrinelli sarebbero degne di un romanzo. L’evento a S. Agostino, voluto dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, ha preso le mosse dal quadro storico dell’epoca (anni Cinquanta, anni di guerra fredda), per passare al racconto della vicenda (nei minimi particolari), anche tramite la lettura delle lettere tra Feltrinelli e Pasternak (documenti conservati gelosamente negli archivi della Fondazione). L’epistolario tra i due è di grande interesse, essendo scritto in un vero e proprio codice per sfuggire alla censura sovietica e dimostrare al destinatario che non erano estorte. L’incontro era moderato dallo storico Mario del Pero e la lettura delle missive e documenti era a cura dell’attore Andrea Renzi. Il pubblico non era abbondante, ma l’iniziativa era assai interessante, per il raccontare la Storia diversamente da come ce la presentano i libri di scuola.
.:: Gli eventi di oggi ::.
Alle 18.00 a Palazzo Casali l’incontro con Valerio Massimo Manfredi dedicato alla sua carriera di scrittore di successo e archeologo (quota Apparato, perché è il passato che si mangia il presente). Possono trovare un punto di incontro la divulgazione della cultura classica e il successo di pubblico? Alle nove e mezzo l’atteso concerto di Elio e le storie tese in Piazza Signorelli, di cui parleremo meglio domani (grande trepidazione per la presenza o meno del pinguino Pino, che è ovviamente in quota Renzi, per la sua evidente telegenia). Alle undici e mezzo, al Teatro, l’anteprima della nuova serie della TV della Feltrinelli Churchmen – Uomini di fede (quota Teodem, ovviamente).