Un avvio non proprio fortunato, quello del Mix 2014. Vuoi per la pioggia (che ha costretto a spostare la Carmen da Piazza Signorelli al Teatro, con due rappresentazioni anziché una per accogliere tutti gli spettatori paganti), vuoi per il forfait di Daniel Pennac (motivi di salute), siamo ancora in attesa di colpi di fortuna come quelli dell’edizione 2013 (vedi alla voce Saviano, Roberto, e Cherubini, Lorenzo). Fatto sta che gli organizzatori si stanno impegnando in ogni modo per salvare la situazione, e il risultato è più che discreto. La conferenza con lo scrittore francese è stata sostituita con un’intervista a Roy Bittan e Max Weinberg che si prospetta molto interessante, e voci di corridoio dicono che nei prossimi mesi Pennac potrebbe tornare a passeggiare per i nostri vicoli, per cui… poco male.
Il primo evento del giorno, esclusa la conferenza stampa di apertura, è stato l’incontro tra Carlo Feltrinelli e Jorge Herralde, fondatore e direttore della casa editrice spagnola Anagrama. Intervistati da Lorenzo Pavolini (bisnipote dello scrittore Corrado Pavolini, ben noto a noi cortonesi), i due si sono concentrati su alcuni grandi titoli della letteratura ispano-americana pubblicati nei loro cataloghi, fornendo alla platea aneddoti sul ruolo dell’editore e sull’editoria in generale. Al centro della discussione il valore della curiosità, della dedizione e della ricerca personale ed emotiva che abita dietro la scelta di un’opera letteraria. Si è inoltre discusso dei libri di autori italiani conosciuti in Spagna e di quelli di autori spagnoli conosciuti in Italia, convenendo sul fatto che si limitano a pochi scrittori famosi, non più di tre o quattro.
Alle 18 si è svolto invece, alla presenza di un folto pubblico, l’incontro con Tom Henry, professore dell’Università del Kent che ha presentato il proprio volume su Luca Signorelli. Circondato dalla stupefacente bellezza del Museo Diocesano di Cortona, Henry ci ha emozionato nel descrivere la vita girovaga dell’artista cortonese, maestro nel dipingere figure di una plasticità scultorea che costituirono un punto di riferimento per i grandi del Rinascimento. Sempre puntuali gli interventi di Liletta Fornasari, storica dell’arte dell’Università di Siena. Breve considerazione: sentire il prof. inglese parlare in italiano è stato veramente piacevole, perché ci ha fatto capire che nel mondo c’è una fame di cultura italiana che merita di essere soddisfatta, e che potrebbe aiutare non poco la nostra macilenta economia (capito Renzi?).
Fra meno di un anno l’Italia si appresta ad accogliere un evento che porterà l’Italia e Milano al centro dei riflettori mondiali: l’Expo 2015, dedicato all’alimentazione. L’incontro col professor Salvatore Veca (Sant’Agostino, 19.30) verteva sul Laboratorio Expo, progetto della fondazione Feltrinelli articolato in quattro aree di ricerca (agroalimentare, sviluppo sostenibile, sociologia urbana, antropologia) e indirizzato all’elaborazione di una riflessione scientifica sui temi dell’Esposizione Universale. Non c’è molto da aggiungere, da parte nostra, a questa conferenza dall’altissimo profilo scientifico-intellettuale, per cui saltiamo subito al pezzo forte del giorno, la Carmen.
Coupe sans peure, canta la protagonista in una scena evocativa del melodramma di Georges Bizet. “Taglia senza paura”, e non si può dire che l’allestimento messo in scena al Signorelli con un nutrito gruppo di cortonesi, piccoli e non, non abbia rispecchiato questa massima: i quattro atti della (lunga) opera francese sono stati ridotti a un atto unico, successione di arie famose senza eccessivi raccordi narrativi e personaggi secondari. La presenza dei bambini e l’intento didascalico della rappresentazione, in effetti, giustificava questa scarnificazione dell’opera che ai puristi potrebbe far storcere il naso. Come abbiamo detto l’anno scorso per Aida, se questo è il prezzo per avvicinare il grande pubblico all’opera lirica, siamo disposti a pagarlo. Bravi i bimbi, bravi i cantanti, brava (come sempre) l’Orchestra Regionale Toscana, in questo caso diretta da Carlomoreno Volpini: un evento godibile e da ripetere, con un prevedibile successo di pubblico, sia nell’allestimento delle 17 sia in quello delle 21.30.
A questo punto, parliamo di cosa succede oggi. Il menù del giorno prevede le seguenti portate:
- Antipasto: “Una cena armena” di Paola Ponti, con Danilo Nigrelli e Rosa Diletta Rossi, regia Danilo Nigrelli. Pièce sulla diaspora armena, alle ore 17 presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate.
- Primo: Incontro con la Segretaria dei Beatles Freda Kelly. Alle 18 presso il Centro Convegni Sant’Agostino.
- Contorno: Meet The E Street Band: i giornalisti di Repubblica Ernesto Assante e Gino Castaldo incontrano Max Weinberg e Roy Bittan, colonne della E Street Band di Bruce Springsteen.
- Secondo: Concerto con Steve Hackett, chitarrista dei Genesis. Alle 21.30 in Piazza Signorelli (portata a pagamento).
- Dessert: Proiezione del film documentario “La segretaria dei Beatles” di Ryan White. Alle 23.30 presso il Teatro Signorelli.
Prima di salutarvi, ricordiamo che ValdichianaOggi in questi giorni è anche radio: ogni mattina (escluso mercoledì), infatti, l’inflessibile Direttore e noi Irons saremo in onda su Radio Incontri Cortona (88.4 e 92.8 FM e in streaming), per raccontarvi il nostro parere sugli eventi del Mix Festival. “Radio Incontri goes to Mix” è in onda in diretta dalle 11 alle 13 e in replica dalle 16 alle 18.