Lei sfogliava i suoi ricordi…
Grande successo di pubblico, per quest’Aida “cortonese”, apprezzata e partecipata. Radames è tornato ad essere, come qualche decennio fa, un nome conosciuto da tutti. Una piazza fitta fitta ha tributato lunghi applausi ai cantanti, all’Orchestra Regionale Toscna, ai bimbi e meno bimbi sul palco, alle maestranze, alla banda: come a dire che finalmente la lirica torna ad essere patrimonio condiviso, dopo anni e anni di elitismo chic per stranieri facoltosi (sapete a quale festival ci riferiamo…).
L’idea dello spettacolo si è sviluppata negli ultimi mesi, coinvolgendo via via bambini delle scuole primarie, genitori, corali e gruppi teatrali locali, la società filarmonica… così da fare della grande Opera una cosa di tutti, una cosa in cui la cittadinanza possa identificarsi. Idea grandiosa, a nostro parere un po’ appannata dal fatto di aver messo a pagamento l’ingresso alla serata anche per i genitori e parenti dei bambini (ci saranno state delle motivazioni economiche, d’accordo, ma ci chiediamo se non si potesse fare altrimenti).
Alex, in quanto membro della gloriosa Società Filarmonica, ha partecipato all’evento, nel senso che è stato seduto immobile sulla sua seggiolina in attesa che si arrivasse alla metà del secondo atto, quando finalmente la Banda ha “preso la parola” per suonare la celeberrima Marcia Trionfale. Finita quella, un’altra ora di requie al buio. Un minuto e quaranta di musica, su uno spettacolo di due ore, però che onore: suonare con un’orchestra vera, per di più con il pubblico delle grandi occasioni! Credo che la Banda di Cortona abbia avuto raramente così tante persone ad ascoltarla, per lo meno negli ultimi anni.
Aida è una delle opere verdiane più note e rappresentate. Rappresentata per la prima volta nel 1871 al Cairo, è un’opera che parla di guerra, di scontro tra civiltà, ma anche di amore, nell’ottica di un ménage molto borghese (Aida-Radames-Amneris) e non troppo distante da quelli della grande letteratura ottocentesca. Sicuramente l’aspetto musicale è quello che meglio ha retto alla prova degli anni, non essendo incrostato di cliché come la trama e di kitsch come la messinscena.
Ma qual è il senso di questa serata? Crediamo che l’aspetto più importante sia quello divulgativo. Avvicinare decine e decine di bambini alla grande lirica, farli confrontare con un’opera che difficilmente avrebbero conosciuto, per lo meno a quest’età, è un traguardo incredibile. In Italia, terra del bel canto e di molti altri luoghi comuni, abbiamo un disperato bisogno di educazione musicale, che nelle scuole latita e spesso è lasciata all’iniziativa di pochi, eroici appassionati privi di fondi. Se nei prossimi mesi ed anni anche solo un bambino di quelli che hanno partecipato all’iniziativa, scoprirà in sé il fuoco dell’arte e la passione per la musica, allora potremo dire di aver fatto centro. Suonare, cantare sono tra le cose più belle che possa fare una persona, anche perché, come ci ha ricordato un collega della banda, la musica rende le persone migliori.
.:: Gli eventi di oggi ::.
Se siete a Cortona per le 16.30, potrete ascoltare la Fantomatik Orchestra che suona per le strade (appuntamento ormai classico, che si ripete con gruppi sempre diversi sin dai tempi di Cortona per Umbria Jazz). Alle 17.30 a Palazzo Casali l’inaugurazione, con Vignini, Martini (presidente dell’ORT) e l’erede Feltrinelli, cui seguiranno l’incontro con Inge Feltrinelli e la consegna del Mix Prize ad un rappresentante dell’editore Fazi per Stoner di John Williams. In serata, oltre all’imperdibile Metropolis di Fritz Lang accompagnato dall’ORT (in Piazza alle 21.30, a pagamento), il documentario sulla vita privata di Giuseppe Verdi delle 23.30 al Teatro. Buone visioni!
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