La recente vicenda che ha riguardato mafia capitale ci ha lanciato un monito, ha infatti dimostrato il contrasto fra le intenzioni dichiarate e la realtà dei dei fatti, se fosse un lupo a chiedere che le pecore pascolino liberamente all’ aperto anzichè essere trattenute presso angusti e bui ricoveri, ci dovrebbe sorgere il dubbio su quali siano le sue reali intenzioni, se similmente fosse un noto cacciatore di frodo a chiedere a gran voce che il bosco fosse ripopolato di cervi e stambecchi, non avremmo dubbi circa le finalità delle sue richieste, tuttavia nella nostra mistificata società troppo spesso le intenzioni e le appartenenze non sono così inequivocabili ed evidenti, per tornare all’ esempio precedente lupo e cacciatore di frodo si potrebbero dissimulare dietro sedicenti movimenti ambientalisti od animalisti e convincere l’ opinione pubblica nazionale o locale della giustezza del loro operato.
Evidentemente le situazioni derivanti dalla immigrazione, dalle calamità naturali e da altre eventi emergenziali, sono stati fonte di lucro da parte di spregiudicati personaggi spesso ammanicati con la politica e la finanza, i quali si sono accaparrati ingenti somme speculando sulla disperazione, mentre i loro accoliti spendevano parole finte e ottenevano in cambio soldi veri. Persino cooperative sociali, che avrebbero dovuto perseguire nobili intenti, si sono rivelate rapaci predatori di denaro pubblico, lasciando spesso nella indigenza ed emarginazione quelle persone che affermavano di tutelare e difendere.
In questo contesto ha gioco facile la Lega di Salvini la quale, pur con alcune connotazioni di xenofobia non condivisibili, sottolinea le incongruenze e disparità di trattamento fra i 1000 euro mensili spesi per un migrante richiedente asilo politico e una misera pensione di 240 euro concessa ad un disabile o gli 0 euro concessi ad un disoccupato cinquantenne, che non ha nessuna possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro e che grazie alla riforma Fornero, ha la prospettiva di ricevere una misera pensione all’ età di 72 anni, risultano similmente stridenti le pretese a volte al limite dell’ arroganza di rom ed extracomunitari con la sommessa rassegnazione di genitori disoccupati o sfrattati, che si vedono negare aiuti e mezzi di sussistenza e vengono abbandonati alla miseria ed alla disperazione.
Da persona di sinistra ritengo sia inutile ed improduttivo trincerarsi dietro la nobiltà dei nostri intenti e su astratte ideologie , negando o sorvolando il conflitto esistente, e sia necessario inoltrarsi su un terreno, seppur ideologicamente insidioso, per tracciarvi un sentiero alternativo a quello indicato dalla lega.
E’ poco utile fare della demagogia o del finto buonismo, se un genitore disoccupato che magari dorme in macchina, mentre il figlio è affidato ad una casa famiglia o nella migliore delle ipotesi ad ospite di parenti od amici, legge l’ annuncio di un albergatore che offre vitto ed alloggio ad immigrati finisce per sentirsi lui stesso discriminato e non può che provare sentimenti di rabbia e rancore, che magari suo malgrado lo conducono a pensieri xenofobi.
E’ vero che Salvini specula sulla crisi e pone in contrapposizione indigenti ed extracomunitari, entrambi obiettivamente vittime di una società ingiusta fondata sul profitto di pochi a discapito di tutti, tuttavia pur non condividendo i toni e i contenuti delle dichiarazioni della Lega, ritengo che sia utile conoscerne e riconoscerne alcune ragioni, e questo proprio per impedire che il seme dell’ odio e dell’ egoismo sia ulteriormente diffuso nella società e si possa rivelare propiziatorio di scelte che conducano ad una deriva totalitaria, xenofoba e fascista. Quindi pur essendo necessario dimostrare sentimenti di solidarietà ed accoglienza nei confronti di persone che provengono da paesi dilaniati da guerre e flagellati da fame e povertà, ritengo si debbano prendere provvedimenti che ristabiliscono criteri di legalità ed uguaglianza e che sottraggano profitti alla malavita ed al malaffare, non rendendo loro conveniente occuparsi degli immigrati.
In sintesi ritengo utile e necessario ridurre gli stanziamenti a beneficio degli extracomunitari, oggettivamente incongrui se si considera che una ipotetica famiglia di 4 persone costa alla collettività circa 4000 euro mensili, ritengo che sia inoltre utile modificare le modalità di erogazione, affidando le risorse stanziate direttamente a loro, anzichè ad enti ed associazioni pseudoumanitarie, fornendo laddove necessario assistenza tecnica o amministrativa tramite gli uffici della pubblica amministrazione, le risorse risparmiate potrebbero essere destinate a disoccupati, senzatetto e precari che spesso le amministrazioni locali per l’ esiguità dei mezzi a disposizione sono costretti ad abbandonare al loro destino.