Il mio primo giocattolo che ho scelto da bambino e’ stato comprato ad un banco di un baloccolaio di Cortona, il babbo di Tito Barbini. Ho, nonostante il tempo passato, un ricordo netto di quell’uomo e di quel banco, benche’ veniva alla festa di San Lorenzo a Valiano di Montepulciano una volta all’anno, perche’ per noi bambini vedere quell’insieme di giocattoli tutti ammassati e diversi era uno spettacolo ed un sogno nello stesso tempo.
Ecco in questo pomeriggio al Circolo Operaio di Cortona ho rivisto nel volto di Tito quell’antico uomo che ci portava con il suo banco un momento di gioia e sogni.
Attraverso questo genitore ho rivisto nella parole con cui Tito presentava attraverso il libro la sua storia umana e politica, ben condita da ricordi familiari e di personaggi umili come il norcino comunale o famosi come Miotterand, il mio babbo Amelio Menchetti, anche lui sindaco, anche lui dirigente comunista, e soprattutto anche lui insegnante di valori ed ideali.
E’ un mondo antico, nei principi ed onesta’ intellettuale, quello che Tito ci presenta, un mondo che anche io ho conosciuto e compreso e che mi accompagna e mi accompagnera’ nel mio percorso di vita.
I libri di Tito che ho letto, scritti in modo semplice e diretto cosi’ come era il mondo da cui proveniva, mi hanno sempre fatto guardare indietro e rivedere il mio paese di nascita richiamandomi alla memoria personaggi e situazioni che la profondita’ del tempo mi aveva fatto dimenticare.
Cosi’ come per questo ultimo libro “Quell’idea che ci era sembrata così bella” mi sono ritrovato (ed a quell’epoca s’era in tanti) come uno che come diceva l’amico Vittorio Scarabicchi quando giocava la squadra dell’unione sovietica non c’era nessuna incertezza o dubbio, il nostro cuore batteva per quella rossa bandiera ricamata dalla falce e martello.
Il tempo e la storia, come hai ben affermato, hanno cancellato tante certezze e finte verita’, ma nessun tempo potra’ cancellare gli ideali e le passioni dal cuore degli uomini perche’ a quel punto un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio pura carne senz’anima.
Grazie Tito per la serata che mi hai regalato.
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