{rokbox title=| :: |}images/jeffbeck.jpg{/rokbox}Un gruppo di musicisti inglesi nati negli anni quaranta hanno fatto la storia del rock con le loro gesta artistiche, ma soprattutto hanno reso il loro strumento, la chitarra elettrica, l’icona sacra del rock’n’roll circus. Stiamo parlando di Eric Clapton, Jimmy Page, Rory Gallagher (ok era irlandese…), Peter Green, Ritchie Blackmore, Alvin Lee, Robin Trower… Ma il più geniale di tutti questi terribili ragazzi classe quaranta, è stato indiscutibilmente Jeff Beck.
Fra l’altro è ancora uno dei chitarristi più citati dai suoi colleghi alla fatidica domanda: chi è il più grande? Jeff ha uno stile inconfondibile. Per suonare la chitarra usa le dita e il pollice , invece del plettro: questo gli permette un controllo stupefacente del suono e un’attenzione quasi maniacale per le sfumature. La sua chitarra preferita è la Fender Stratocaster che gli consente di usare la leva in maniera magistrale. Il nostro è anche maestro nell’uso dei volumi che avvicinano il suono della sua chitarra alla dolcezza degli strumenti ad arco. Anche l’utilizzo del feedback e della distorsione contribuiscono a rendere impareggiabile il suo modo di suonare. Jeff come al solito si fa accompagnare da ottimi musicisti : il pirotecnico Narada Michael Walden alla batteria, la funambolica Rhonda Smith al basso e voce, l’ottimo Jason Rebello alle tastiere. Alla faccia dei suoi sessantaquattro anni Jeff è apparso in forma smagliante passando con naturalezza dal blues (Rollin & Tumblin e Brush With The Blues), al soul (una struggente versione di People Get Ready), dalla fusion (versioni tirate di Led Boots ed Eternity’s Breath) al funky (una spettacolare I Want To Take You Higher), da classici standard (Somewhere Over the Rainbow e How High The Moon) al repertorio operistico (la celeberrima aria di puccini Nessun dorma, che ha concluso il live). Ma forse il momento più emozionante del concerto è stata l’esecuzione di A Day In The Life, il capolavoro dei Beales: Jeff è riuscito a far “cantare” la sua chitarra con una tonalità miracolosamente lennoniana. Magie di una notte magica.
VOTO: 9
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…