Aprendo la cassetta della posta Ellen Gleeson, una giornalista di Filadelfia, trova in mezzo alla corrispondenza la foto segnaletica di un bambino di un anno, Timothy Braverman, rapito due anni prima. Appena entrata in casa getta distrattamente la foto nel cestino, ma proprio in quell’istante si accorge della straordinaria somiglianza tra il bimbo scomparso e Will, il bambino che la giornalista ha adottato.
La somiglianza è a tratti agghiacciante, Ellen mostra la foto al padre senza dire di cosa si tratti e anche suo padre è convinto che sia una foto di Will.
Ellen si appassiona alla storia di Timothy, durante il rapimento è stata uccisa la tata del bambino, ed altre morti sembrano in qualche modo collegate al rapimento, e poi c’è sempre quella somiglianza da chiarire…
Man mano che la giornalista si addentra nella storia del bambino rapito sembra diventare evidente che Timothy e Will possono essere la stessa persona, e se così fosse Ellen non avrebbe alcun diritto nei confronti del figlio adottato, anche se l’adozione è avvenuta legalmente… si apre a questo punto punto nella sua mente un tragico bivio, tra la voglia di conoscere la verità e la paura di dover rinunciare a Will. Una ricerca che assume il carattere di un thriller a tinte forti, disegnato con la solita maestria da Lisa Scottoline, a 15 anni dall’assegnazione dell’Edgard Allan Poe Award (Final Appeal) e dopo che i suoi romanzi hanno scalato ogni volta le classifiche del “New York Times”.
Da leggere tutto d’un fiato
LISA SCOTTOLINE
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FAZI EDITORE
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