{rokbox title=| :: |}images/rory.jpg{/rokbox}Roky Erickson with Okkervil River – True Love Cast Out All Evil – Anti 2010
Dopo ben quindici anni, il leader dei 13th Floor Elevators pubblica un disco: unanime è l’apprezzamento della critica specializzata. Diciamo subito che questa nuova fatica di Roky non è un capolavoro. Però la storia di redenzione artistica e umana di Erickson è così commovente da giustificare certi entusiasmi. Will Sheff, front man degli ottimi Okkervil River, ha cercato di scegliere il meglio da quei demo registrati dal musicista texano durante la sua vita tormentata, vissuta tra abuso di acidi, ospedali psichiatrici ed elettroshock. La musica era allora una fragile scialuppa di salvataggio in un mare di guai in continua tempesta. Ora Roky sta bene e ha ancora la voglia di esprimersi attraverso la sua arte. In questo disco non troverete molto del sound tipico della sua creatura psichedelica nata negli anni sessanta.
C’è il country, ci sono dolci ballate, suggestioni folk, qualche energico pezzo rock, il tutto a volte disturbato da rumori e interferenze elettriche. In realtà già con l’iniziale Devotional Number One, con il suo fruscio da registrazione di fortuna, abbiamo la giusta chiave di lettura di True Love Cast Out All Evil: siamo di fronte alla toccante testimonianza dell’uomo Erickson che, perduto negli oscuri meandri della schizofrenia, si è finalmente ritrovato. Grazie all’amore di suo fratello e all’ammirazione di giovani artisti come gli Okkervil River, Roky ha saputo risorgere. To Be Born Again… VOTO: 7
Tom Petty And The Heartbreakers – Mojo – Reprise 2010
Il quasi sessantenne Tom Petty, rinvigorito dall’esperienza “back to the roots” con la reunion della sua band giovanile Mudcrutch, ci riprova coinvolgendo i suoi Heartbreakers e sforna un disco di contagiosa energia. Musica da studio, suonata in presa diretta, con la voglia di improvvisare e di divertirsi, produce un album di rock-blues vibrante. Le proverbiali 12 battute sono il comun denominatore di questo disco. Quindi lasciatevi conquistare dall’armonica di Jefferson Jericho Blues, dal blues acustico di U.S. 41, dal paludoso slow-blues di Takin’ My Time, da Let Yourself Go, blues jam con intrecci assassini tra chitarre, armonica e tastiere. Fatevi travolgere dall’ energia tutta zeppeliniana di I Should Have Known It e Good Enough, dove un magnifico Mike Campbell omaggia Jimmy Page. Con First Flash Of Freedom gli Heartbreakers giocano a fare degli Allman Brothers in viaggio per la California ( riferimenti alla chitarra acida di Jerry Garcia e alle dolci ballate venate di acido di Crosby,Stills, Nash & Young). Un disco fuori dal tempo, bello e divertente da “sparare” a tutto volume durante i viaggi automobilistici di questa calda estate. VOTO: 8