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Il criticone musica – Live adventures….con i Wilco

{rokbox title=|  ::  |}images/wilco.jpg{/rokbox}Wilco – Roma 30.05.2010 – Auditorium.  I Wilco adesso: sono loro il rock. Così finiva la mia entusiastica recensione del loro concerto tenutosi a Firenze nel novembre scorso. E dopo la performance romana questa affermazione ha sempre più valore. Oggi i Wilco sono una band che sa rileggere la meravigliosa e sterminata tradizione della musica popolare americana con fantasia, originalità e con un eccellente talento compositivo. Se poi aggiungiamo che i ragazzi possiedono anche una strepitosa tecnica strumentale, che hanno raggiunto come gruppo un affiatamento pressoché perfetto e che riescono a suonare per più di due ore, divertendosi a cambiare la scaletta ad ogni concerto, è facile concludere che il loro live act sia il più esaltante oggi in circolazione.

Alla fine mi devo ripetere dicendo che in Impossibile Germany Nels Cline ci ha stesi con un assolo fenomenale, che l’impacciato Jeff Tweedy con la sua voce meravigliosa ha reso sognante Jesus, ETC., che la loro interpretazione di Via Chicago ha unito il folk-rock al noise, mettendo d’accordo Crosby,Still, Nash & Young e Sonic Youth ed esaltando Glenn Kotche, uno dei più grandi batteristi rock in circolazione. All’Auditorium ho visto una band ancora più coesa rispetto a quella già favolosa vista a Firenze. Il concerto romano è stato più energico, più rock. E lo dimostra il loro esaltante bis con ruvide versioni di California Stars,(con il chitarrista Alan Sparhawk dei Retribution Gospel Choir, gruppo spalla che ha eseguito un ottimo set, ingiustamente costretto a suonare con le luci accese mentre la gente riempiva la sala…), di Red Eyed And Blue, di I Got You e di una Hoodoo Voodoo versione southern-rock. E tutto finisce con I’m A Wheel. Una domanda sorgeva spontanea all’uscita dell’Auditorium: perché non ho comprato il biglietto anche per il loro concerto di domani a Ferrara? Ormai inesorabilmente Wilco-dipendente… VOTO: 10

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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