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Oratio – Ora ti ho (Malintenti dischi)
Volendosi togliere il proverbiale sassolino dalla scarpa, mi viene da cominciare questa recensione ringraziando il cielo che ultimamente c’è una nuova generazione di artisti italiani che si ispira più alla nostra meravigliosa tradizione cantautoriale (Gaber, Tenco, Battisti, De Andrè, Battiato, Gaetano ecc.) piuttosto che al post-punk appenninico e provinciale di Lindo Ferretti (che mi sembra sempre più preoccupante nelle sue confuse esternazioni catto-leghiste). E Andrea Corno, in arte Oratio, proveniente da Barcellona Pozzo di Gotto, rientra decisamente in questo gruppo di musicisti che prendono ispirazione dai classici della nostra canzone d’autore.
Ad un primo ascolto di questo suo disco, uscito alla fine del 2009, il nome che viene subito in mente è quello di Dente. Molte sono infatti le affinità con il cantautore di Fidenza. Forse anche troppe… Canzoni come Non guariremo Più, Dietro Le Quinte e Tre Cuscini sembrano uscite dalle sedute di “L’Amore Non E’ Bello”. Eppure, al di là di certe ingenuità stilistiche, il giovanotto ha talento e lo dimostra in brani come Una Parte Di Me con il suo bell’incedere country, Il Bianconiglio, Il Tabacchino E’ Chiuso dove si intravede la vena ironica del grande Rino Gaetano o le ispirate Muoio e Ce Ne Andremo Via. In definitiva si tratta di un esordio incoraggiante di un’artista dalla scrittura vivace che fa ben sperare per il prossimo futuro. VOTO: 7-
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