Un Comune autonomo della Val di Pierle? Sembra strano, ma è accaduto davvero, qualche secolo fa. Il tema è approfondito in uno studio di Giuliana Bianchi Caleri, da molti anni figura di grande rilievo nel nostro mondo culturale, che ci offre un volumetto molto interessante (‘Il Comune della Val di Pierle”, pubblicazione dell’Accademia Etrusca, di cui la Caleri fa parte), di agevole e piacevole lettura pur nel necessariamente rigoroso approccio scientifico.
Nato dall’espansione di una ricerca effettuata come tesi di laurea il libro racconta le vicende dell’ente comunale costituitosi nel 1428, andando ad approfondirne sia l’ordinamento istituzionale e legislativo che i fatti storici, fino all’anno 1774 quando il destino della valle si riunì a quello di Cortona. Oltre a questo lo studio passa in rassegna i rapporti esistenti con Firenze ed altre entità istituzionali, nonchè la presenza nel territorio della Chiesa Cattolica
La lettura, come detto, è molto stimolante. L’elemento che più mi ha stupito è stata l’originalità dell’organizzazione istituzionale del Comune, per certi verso molto più moderna e ‘democratica’ di quanto un neofita come me potesse pensare, specialmente per quanto riguarda alcune forme “prototipo” di divisione dei poteri, con un complesso sistema di contrappesi e garanzie che merita assolutamente di essere conosciuto
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