4-4-2, 4-3-1-2, 3-4-3…. è l’ora di far saltare gli schemi. I mondiali si avvicinano ed è giunto il momento per le donne di sfatare definitivamente il mito che il calcio non è cosa da femminucce. Da oggi dribbling, pressing e fuorigioco saranno parole alla nostra portata. Questa piccola rubrica vi aiuterà, in maniera autoironica (non me ne vogliate!) a superare questo mese tutto brasiliano.
Sappiate infatti che, volenti o nolenti, noi donne ci troveremo costrette a sederci su divani in casa di amici, alle ore più improbabili causa fuso orario, mentre i nostri compagni di vita, insieme ai suddetti amici, impazziranno per 22 più o meno loschi personaggi intenti a correre dietro a un pallone in tenuta quantomeno inopportuna (pantaloncino corto con calzino lungo in bella vista, corredato di maglietta coloratissima… ma ditemi voi…)
A quel punto avremo poche scelte
O il disinteresse totale, o l’interesse di facciata (fingere di ragionare davvero sulle delucidazioni tattiche dei nostri uomini, limitandoci in realtà ad apprezzare l’eventuale avvenenza di qualche giocatore), o l’interesse reale. Proviamo con la terza soluzione. Perchè alla fine lo sport è sempre bello e ci vuole anche poco a capirne qualcosa e soprattutto a capire qualcosa più di calcio rispetto ai nostri uomini.
Stupiamoli quindi con effetti speciali, anche se per fare tutto questo ci vuole di studiare un po’
In attesa del vocabolario calcistico per donne in perfetto stile Irons Brothers che vi proporrò prossimamente, concentriamoci per ora sul tormentone delle ultime settimane: la mancata convocazione di Giuseppe Rossi.
Chi è costui?
E’ un calciatore italiano, attaccante della Fiorentina. E’ stato soprannominato da Bearzot (ex allenatore della nazionale, vincitore del ricordatissimo e rimpiantissimo Mondiale 1982) “Pepito”. La scelta di Prandelli non è stata accolta benissimo dal popolo calcistico italiano: oggettivamente Rossi è un giocatore di talento e in grado di fare grosse cose, molto più di alcuni quasi sconosciuti che il CT italico ha deciso invece di portarsi dietro. Sicuramente, se l’Italia farà una pessima figura, la colpa sarà anche di questa assenza.
Le polemiche sulle convocazioni sono peraltro un classico, così come le figure barbine della nazionale nelle ultime amichevoli pre-mondiali (vedi Lussemburgo). Quindi non preoccupatevi e anzi, sfoggiate il parallelo con il mondiale del 2002 quando fu lasciato a casa Roberto Baggio e poi uscimmo perdendo con la Corea del Sud. Un po’ di cattivo augurio, ma va bene lo stesso.
Sicuramente un Rossi in squadra ci poteva servire da amuleto, memori del ben più noto Rossi Paolo, detto Pablito, grazie ai cui gol abbiamo vinto il mondiale nel 1982. Anche questa è una battuta da servire sul piatto, con possibili esiti positivi sui vostri partner.
Ulteriore consiglio comportamentale: la scaramanzia è molto importante. Assumete quindi una serie di comportamenti: luogo dove visionare la partita, abbigliamento, disposizione delle sedie, bandiere, foulard, trucco ecc ecc. Nel caso vada bene la prima, ossia che si vinca con l’Inghilterra, comportatevi sempre allo stesso modo. Altrimenti cambiate totalmente
Un saluto…e alla prossima lezione!
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