Adesso che i risultati sono definitivi e cominciano a venir fuori le prime esternazioni dei leader, proviamo a fare un po’ di fantapolitica buttando giù qualche ipotesi sullo sviluppo di questa situazione per certi versi imbarazzante. Come è noto partiamo da una situazione di stallo al Senato dove si sta per insediare il triangolo PD-PDL-M5S. Le incognite procedono lungo due assi ortogonali: quale coalizione e per quanto tempo.
Tenderei ad escludere subito il “governissimo” PD-PDL. Ce l’abbiamo già avuto durante il governo Monti e non è stata varata nessuna legge elettorale e quindi dubito che riuscirebbero a farlo adesso. Figuriamoci poi se vedrebbero la luce le altre leggi altrettanto importanti: conflitto di interessi, anti-corruzione, riduzione dei costi della politica. Forse potrebbero trovare un accordo per una legge di sostegno all’economia, ma senza l’apporto di credibilità delle altre leggi di cui sopra, temo che i mercati la boccerebbero.
E poi il PD sa benissimo (siamo sicuri?) che il governissimo comporterebbe una ulteriore crescita del Movimento 5 Stelle. E questa conseguenza la sa bene anche Grillo che probabilmente si rifiuta di appoggiare il PD non solo per coerenza ma anche per costringerlo a scendere a patti con il “nemico” di sempre prestando il fianco agli sketch comici la cui efficacia è rafforzata dall’essere in una posizione dominante quale è paradossalmente l’opposizione dato che, si sa, è molto più facile distruggere che costruire specie se lo si fa usando abilmente la satira. E poi probabilmente Grillo teme che, se il M5S partecipasse al governo, verrebbero fuori sia le differenti collocazioni politiche dato che è un non-partito trasversale e sia inevitabilmente le inesperienze dei suoi parlamentari che, essendo nuovi all’ambiente, hanno bisogno, come è normale, di prendere confidenza con la complessità e la farraginosità della macchina legislativa. E Grillo sa benissimo che sui suoi nuovi eletti hanno gli occhi puntati tutti i media che sono pronti ad amplificare e strumentalizzare anche il più piccolo errore. Dal punto di vista del nostro Beppe nazionale, quindi, meglio far scannare PD e PDL e stare a guardare. Avrebbe anche la coscienza apposto dato che, sempre dal suo punto di vista, prima di ricostruire è meglio far crollare tutto il grattacielo e non solo qualche piano, sperando che nel frattempo l’Italia riesca a resistere a denti stretti alle inesorabili ripercussioni socio-economiche.
Ma Grillo non ha fatto i conti con la base che in queste ore sta facendo sentire ferocemente la sua voce chiedendogli di fare una scelta responsabile e appoggiare Bersani. E’ la stessa rete, che è sempre stata il punto di forza del M5S, a ribollire con una serie di iniziative tra cui grande successo sta avendo la petizione online che trovate a questo indirizzo e che al momento in cui scrivo ha superato gli 86.000 supporters. Probabilmente è il grido disperato di tutti quelli che hanno votato Grillo non solo per protestare ma anche per costruire. In effetti secondo me non ci sarà mai più una occasione così propizia per mettere a segno buona parte dei punti programmatici a 5 stelle.
Cosa accadrà allora? Secondo me i senatori del M5S, sentita la base e soffrendo all’idea di dover abbandonare una poltrona che per molti di loro è stata una conquista inaspettata, opteranno per un appoggio esterno al PD. Che poi se ci pensiamo bene, il PD e il M5S sono complementari: da una parte c’è l’esperienza e dall’altra c’è la forte determinazione a cambiare le cose. L’uno ha molto da imparare dall’altro…
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Come se l'avessi scritta io. Concordo su tutto Donato, soprattutto sull'ultima parte. I grillini non sono avvezzi a governare e da come si muovono forse ancora nemmeno sono in grado di farlo, mi ricordano un po' gli storici partiti di sinistra estrema che hanno sempre avuto idee inapplicabili nel concreto, però è anche vero che rappresentano un'ottima "giuria" popolare all'interno del Parlamento, ammesso e non concesso che continuino a comportarsi come si son sempre comportati.
io ho votato il movimento 5 stelle perchè opposto al pd, e per fortuna (ancora) non complementare ad esso come dice lei
l'unica forte esperienza del pd è nella gestione del potere e dei privilegi della casta..
il pd si è opposto, si oppone e si opporrà sempre al cambiamento in meglio delle cose e se il movimento 5 stelle gli si butta fra le braccia è la fine..
Gentile Sig. Rossi, la complementarità di cui parlo non è generica, bensì è circoscritta a specifici elementi. E a me pare un buon punto di partenza.
x Luca: mi piace che concordi :)
Bah, questa improvvisa cotta per Grillo dei militanti PD, dopo che per mesi lo avevano definito con ogni possibile epiteto, mi aumenta la sensazione che dentro il PD idee e coraggio latitino e vi sia più che altro paura, tant'è che si aspetta di essere tirati verso il nuovo da qualcun altro.
Una specie di "vorrei ma non posso" che dovrebbe risolvere il MoVimento 5 Stelle.
Le "assonanze" c'erano anche prima, ma evidentemente (a parte rarissimi casi) tutti si erano tappati gli occhi per non vederli, probabilmente anche perchè c'era la sicurezza di vincere.
Ad ogni modo: meglio tardi che mai
Ho votato il M 5 S. Io credo che i due gruppi parlamentari più grandi come in Grecia debbano accordarsi o il PD va in aula con Bersani -Romolo Augustolo e prende la fiducia al buio sul programma Italia Bene Comune. Non si può pretendere da un neonato gruppo che voti a favore in Senato , l'astensione idem....è il PD a dover fare la proposta. Infine la tua posizione mi sembra quella per salvare il PD, che pur vincendo , non ha la maggioranza al PD. La petizione on line - limite della e- democracy - e' votata da tutti coloro che vogliono, poco rispetto ai voti reali. Insomma mi sembra un revival della marcia degli operai della FIOM, sotto la sede di Rifondazione nel 1998. È comunque vero che anche i grillini, avendo eliminato sostanzialmente tutti i candidati premier in una botta sola, ma non vincendo, devono assumersi le loro responsabilità. Se Bersani non trova la maggioranza in senato, si dimette e ce ne va un altro finché non nascerà un governicchio di breve durata. A proposito di compravendita spero che non ci sia, anzi....
Ho letto con molta attenzione l'articolo di Donato Apollonio. Ora, qualora fosse vero quello che egli scrive nell'ultimo capoverso, non riterrei l'appoggio esterno del M5S a un Governo PD una grande novità politica. Qualora le previsioni di Apollonio si realizzassero ci sarebbe da chiedere a quei cortonesi tradizionalmente di centro-destra che hanno votato Grillo o hanno fatto votare per Grillo: ne valeva la pena di votare M5S per fare la stampella ad un PD in chiara difficoltà? Proprio su queste basi i voti che la Lega Nord ha preso alle elezioni di domenica scorsa meritano di essere considerati con rispetto: perché non sono sicuramente destinati a sostenere un governo di sinistra e non saranno mai utilizzati per fare inciuci. Essi costituiscono una “fiammella” di speranza di cambiamento reale anche per il nostro territorio che altrimenti rischiava di essere spenta. Infatti, se lo schema ipotizzato da Apollonio dovesse riproporsi anche a Cortona, allora il potere del PD rischierebbe di essere ancora più blindato. Noi potremmo vantare di non aver mai contribuito a questo risultato e di certo porteremo avanti ancora più convintamente la nostra battaglia.
Concordo completamente con il Sig. Rossi. L'ultimo capoverso dell'articolo mi pare semplicemente l'auspicio di un elettore del PD che, in buona fede, cerca di dare un suggerimento ai vertici del proprio partito. Per il M5S sarebbe invece un suicidio. Anche perché moltissimi hanno votato per esso proprio per la propria (almeno nelle intenzioni) irriducibilità. E ci sono tante persone che provengono da posizioni opposte al PD ed hanno votato M5S: io sono tra quelli.
Caro Michele,
il fatto di apprezzare alcuni aspetti del M5S e esprimere delle critiche verso il proprio Partito, non significa avere una cotta per il M5S, significa bensì essere obiettivi. D'altra parte se il PD ha sbagliato un goal a porta vuota è evidente che ci sono dei seri problemi la cui esistenza qualcuno deve pur cominciare ad ammettere se si vuol rimediare. Ma la nave non si abbandona.
Gentile Sig. Gemini, il mio non può che essere un auspicio :)
Dettagli sfuggito a molti politologi dell'era FB: nella tanto bistrattata "Prima Repubblica" esistevano i governi "monocolore", creati dalla DC con ministri suoi senza che la DC stessa avesse la maggioranza dei seggi.
Si presentavano alle camere per la fiducia con un programma, ottenendo l'astensione che permetteva quindi di iniziare a governare; poi volta per volta, provvedimento per provvedimento, si cercava il voto favorevole dei vari gruppi parlamentari
Il problema è che anche l'astensione è una scelta con un preciso significato che si ottiene dopo un preciso percorso politico (vedi ad esempio il PCI astenuto sul governo Andreotti del Marzo 1978, roba su cui Moro e Berlinguer lavorarono per anni)
Insomma: il giochino PD - M5S non è così semplice e automatico, è anzi faticoso e difficile, ma è politica perchè la politica è anche e soprattutto fatica, impegno per combinare e far convivere valori e orientamenti diversi, in modo onesto e responsabile, per un fine ultimo che è l'interesse generale, realizzando atti concreti e portando avanti programmi lucidi.
Finalmente, grazie anche al M5S stesso e al suo risultato elettorale, in Italia potrebbe aprirsi uno spiraglio per un ritorno in campo della politica, quella vera e quella "alta", fatta nell'interesse dei cittzdini e nel rispetto delle istituzioni e dei ruoli
La Grecia deve quattro milioni di euro alla croce rossa elvetica per la fornitura di sangue umano per trasfusioni e non riesce a trovarli, quindi si sono accordate per ridurre del 50% la fornitura del 2013; vogliamo affrontare la concretezza dei problemi o continuare a farci le...... con l'antipolitica del governo Monti ed i giochetti dei grillini e dei comunisti, compresi gli "ex" come me?