Quando venni a Cortona dieci anni or sono, la prima cosa che notai e apprezzai fu il forte senso civico che si concretizzava, anche e non solo, nel rispetto della cosa pubblica e nell’impegno profuso nel mantenerne il decoro. Nel periodo estivo, per esempio, è diffusa l’abitudine di tenere pulite da erbacce i bordi delle strade nei pressi della propria abitazione anche se ciò spetterebbe al manutentore della strada. Quanti di voi sono stati svegliati alle 7 di una domenica di agosto dal rumore del decespugliatore?
In questi momenti di forte crisi il Comune non c’ha i soldi per davvero e allora, oggi più che mai, bisogna collaborare. E quindi tu che stai leggendo, se sei abbastanza giovane e aitante da tenere in mano una pala, ricordati di spazzare il tuo pezzo di strada e, se il tuo vicino è anziano, spazza anche il suo e chiedigli se ha bisogno di viveri e medicine.
Il Comune naturalmente deve fare la sua parte ripulendo non solo le strade e le piazze principali, ma anche e soprattutto i parcheggi per consentire ai pendolari (che purtroppo sono tanti) di andare a lavorare.
E non me ne voglia il buon Daniele Monacchini se non condivido affatto la sua idea di chiedere a Sindaco e Giunta di unirsi ad un fantomatico raduno di spalatori. A parte il fatto che mi viene spontaneo associare la cosa ad una ronda leghista, il ruolo di chi guida il paese deve essere quello di coordinare lavori e soccorsi e di ottimizzare le esigue risorse di uomini e mezzi a disposizione.
E però mi sarrebbe piaciuto tanto vedere il Vignini spalare la neve. Lo avrei ripreso con la telecamera e avrei fatto un video in bianco e nero con il logo dell’Istituto Luce in basso a destra e la voce narrante che dice qualcosa del tipo “Il nostro coraggioso Sindaco Andrea Vignini, in pantaloncini e maniche corte, sprezzante del gelo e delle avversità, presta impavidamente il suo fisico aitante nell’aiuto dei suoi valorosi concittadini…”
In effetti la scena che avrei visto sarebbe stata solo pura demagogia e mera propaganda alla stregua dei documentari fascisti. Se ci pensiamo bene, a Cortona non abbiamo avuto incidenti seri, non ci sono state zone senza elettricità, le strade principali sono state tutte percorribili da subito e le scuole sono state chiuse per tempo. E probabilmente ciò è accaduto perché il Vignini non ha perso tempo prezioso a spalare la neve…
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All'amico Donato rispondo che ha ragione. Il massimo che può fare la cosa pubblica è limitare i danni. E qui come altrove è quello che si è fatto. Il minimo che può fare un buon amministratore è lavorare in silenzio. Il profluvio di dichiarazioni su tutto illude i cittadini, fa pensare che un sindaco abbia i poteri di un primo ministro - che - per inciso - non conta più niente nemmeno quello - perché la politica la fanno a Bruxelles. E questa sovraesposizione mediatica, questa presenza ossessiva nei media a Cortona, come altrove è contraddetta dai fatti. Qunidi bisognerebbe avere un pò più di modestia nella gestione della cosa pubblica invece qui mi sembra di essere circondato da "montati" che vantano in modo muscolare i loro risultati, quando sappiamo che, appunto, molti risultati, come dici tu, sono determinati dal senso civico e se i cittadini collaborano attivamente. Non condivido infine la tua dichiarazione che equparerebbe i cittadini a bamboccioni, svogliati e privi di common sense. Non me ne volere forse con la conversione del PD sulla strada di Monti, Cancellieri e Fornero, mi sembra di cogliere nel tuo intervento questo accento censorio (andate a spalare e zitti!).
Daniele Monacchini
Caro Daniele,
innanzitutto apprezzo lo spirito costruttivo del tuo commento che contribuisce a soddisfare l'obiettivo primario di questo giornale. Qualche volta non ho condiviso certe tue "uscite" forse un po' troppo impulsive ma sono convinto che sei mosso da ideali nobili e per questo ti stimo.
La "sovraesposizione mediatica" a mio parere è la diretta conseguenza del sistema democratico. Se non dici cosa hai fatto, l'unica voce che il cittadino-elettore ascolterà sarà quella dell'opposizione che ovviamente dirà che non hai fatto niente o, se qualcosa hai fatto, che l'hai fatta male. Il dibattito che ne deriva, però, può risultare costruttivo se portato avanti senza preconcetti e con l'idea che dire "hai ragione" fa onore a chi lo dice.
Per quanto riguarda il mio "accento censorio", premettendo che il mio appello era rivolto solo ad una minoranza di cortonesi che si sono lamentati perché avevano la neve davanti casa, in effetti rileggendolo può sembrare tale, ma il mio intento era quello di esortarli costruttivamente a collaborare prima di lamentarsi. Ma resta inteso che se intendono lamentarsi, sono liberi di farlo.
Un pensiero obiettivo e fattivo che andrebbe moltiplicato per tutte le situazioni analoghe di emergenza ma anche di quelle per cosi dire ordinarie.E valevolo non solo per i sindaci ancirchè autanti, ma anche per i comuni cittadini come del resto annota il bisbetico Donato.