Dato che oramai tutti si cimentano in improbabili analisi del voto, ci provo anch’io cercando di conservare la stessa imparzialità che ho adottato nell’amministrare sotto il profilo tecnico questo bellissimo giornale durante la campagna elettorale.
Partiamo da un elemento incontrovertibile: il ballottaggio era dato quasi per scontato. Lo stesso nostro Lupetti ne evocava lo spettro in un suo editoriale “i numeri fanno concludere che il ballottaggio non solo è possibile, ma anzi sarebbe una sorpresa se non ci fosse”.
Forza Italia in un suo comunicato sentenziava “Se i risultati dovessero grosso modo ripetersi senza giganteschi stravolgimenti, si profilerebbe una soluzione definitiva al ballottaggio” e il Candidato a Sindaco Mazzeo durante un confronto pubblico affermava “il ballottaggio è matematico e la matematica non è un’opinione”. In varie occasioni più o meno tutti gli avversari di Francesca non solo auspicavano il ballottaggio (cosa comprensibile) ma lo ritenevano una eventualità molto probabile.
Effettivamente l’ipotesi del ballottaggio, numeri alla mano, non era poi così remota anche se era molto difficile fare previsioni in quanto le variabili in gioco erano parecchie: un 5 Stelle che addirittura era dato favorito sul PD, la presenza della lista del Comitato di cui non avevamo dati pregressi, l’incertezza generata da un così ampio numero di liste contendenti, le novità del sistema elettorale (doppia preferenza e 16 candidati per lista invece di 20), l’impossibilità di quantificare la spinta propulsiva di Renzi.
Come tutti sapete, il ballottaggio non c’è stato. Francesca ha vinto al primo turno e, alla luce di quanto premesso, è stato un indubbio successo. Si può discutere su quanto sia stato grande questo successo, ma mi sembra onesto partire da una base in cui il successo di questo risultato sia un dato acquisito e accettato da tutti.
In verità anche se fossimo andati al ballottaggio, non sarebbe stato così grave. Lo stesso Renzi ci andò cinque anni fa a Firenze con il 47,3% e poi vinse con il 60%. Non mi pare sia stata tutta questa onta.
Comunque adesso cerchiamo di capire quanto è stato grande questo successo analizzando gli elementi a disposizione. Ma prima di fare questo, sfatiamo subito questo mito del numero alto di schede bianche (168) e non valide (329). Non sono numeri anomali: nel 2009 le bianche sono state 254 e le nulle 222 e nel 2004 addirittura le bianche sono state 399 e le nulle ben 430. In ogni caso credo che abbia influito nel numero di schede nulle – quanto non so dirlo – la stampa errata del fac-simile della scheda elettorale da parte del PD in cui c’era il simbolo del PD nell’ultima colonna al terzo posto (invece che al primo) proprio come nella scheda per le europee generando forse in qualche elettore del PD un po’ di smarrimento.
Non riesco a capire il ricorso ai termini “tecnicismo elettorale” invocati da Forza Italia che differenzia il numero di voti validi dal numero dei votanti. Mi sembra ovvio e lapalissiano che nel conteggio della maggioranza siano contati i voti validi. Semmai sarebbe stato un tecnicismo se fosse accaduto il contrario e cioé se si fosse decretata la maggioranza includendo le schede nulle…
Cominciamo l’analisi del voto proprio da FI. Se è vero che Manfreda si è fatto in quattro, il consenso al suo Partito si è fatto in due nonostante il buon Teddy che ho sempre stimato per la sua correttezza, sia stato quello che ha fatto la figura migliore nei confronti televisivi. Purtroppo ha pagato il calo vertiginoso avvenuto a livello nazionale e la presenza di un impetuoso avversario dello stesso colore, il Meoni, che ha indubbiamente realizzato un risultato eccezionale. La sua lista è riuscita a prendere quasi il 17% (secondo me anche grazie ad una serie di congiunture positive che difficilmente potranno ripetersi) che è un risultato oggettivamente ottimo per una lista civica seppur appoggiata ufficialmente da partiti tradizionali come NCD e Fratelli d’Italia. Sinceramente all’inizio della campagna elettorale dubitavo che riuscisse a prendere anche un solo consigliere e invece è stato capace di intercettare non solo il voto dei forzisti delusi ma anche secondo me una parte dei voti dei pentastellati riuscendo nell’impresa di prendere ben 3 consiglieri nonostante la presenza della lista del Comitato che credo gli abbia portato via non pochi voti. Un Comitato che ha comunque disatteso le mie aspettative. Sembrava partito bene ma poi secondo me ha perso un po’ di consenso convergendo verso l’area dell’antipolitica già particolarmente affollata.
Rifondazione ha perso il 64% dei propri sostenitori passando da 848 voti del 2009 a 302 dell’ultima tornata elettorale. Ma comunque Andrea Mazzeo ha fatto una buona figura dimostrando di essere preparato e competente nonostante i suoi 24 anni (io alla sua età avevo le idee molto meno chiare) e la sua giacca nera traslucida non proprio di sinistra che ha indossato in occasione di un paio di confronti 🙂
Personalmente mi è dispiaciuto che il PRC non sia entrato in coalizione. E’ gente che stimo per il loro attaccamento agli ideali e la loro integrità morale, ma mi sono sembrati un po’ troppo polemici in un contesto di campagna elettorale in cui secondo me andavano valorizzati i punti in comune (e c’erano) e non le differenze (c’erano anche quelle).
Il M5S ha ottenuto un risultato in linea con le mie previsioni. I dati pregressi delle amministrative di molti comuni negli anni passati facevano presagire numeri del genere. Il movimento a mio parere ha pagato la poca presenza nel territorio e più avanti proverò ad evidenziarlo con i numeri.
Il loro candidato, Matteo Scorcucchi, mi è sembrato ancora un po’ acerbo politicamente ma durante l’unico confronto a cui ha partecipato, ha dimostrato doti di umiltà. Penso che con un po’ di tempo porterà contributi positivi al dibattito in Consiglio Comunale.
La lista Cortona Città Aperta è stata nel suo piccolo una rivelazione. I loro candidati si sono distinti in iniziative culturali di grande pregio nonostante gli esigui mezzi a disposizione. Sono stati premiati con ben 272 voti e 155 preferenze. Se si pensa che Rifondazione che è un partito ben strutturato e di esperienza, ha preso 292 voti (solamente 20 in più) e 112 preferenze (43 in meno!), si capisce l’entità dello sforzo che hanno fatto.
SEL ha avuto una flessione importante ma tutto sommato ha retto. Per un pelo non ha ottenuto il proprio consigliere regalando al PD una maggioranza bulgara di ben 10 consiglieri su 16.
Il PD dimostra di essere un nucleo solido ed impenetrabile: in termini assoluti ha preso 5799 nel 2009 e 5725 voti nel 2014; in termini relativi il 44% nel 2009 e il 46,21% (+2,2%) nel 2014 in cui l’affluenza si è rivelata più bassa. Addirittura rispetto alle politiche di un anno fa ha registrato un +8,6%. Il Partito Democratico sta quindi attraversando un periodo molto positivo e le voci di disaffezione dell’elettorato PD si sono rivelate del tutto infondate, anzi…
Considerando poi che nel 2009 le liste collegate al Vignini hanno preso il 59% (a cui vanno aggiunti i voti andati solo al nome), facendo le somme un po’ a occhio sui dati del 2014 e considerando l’apporto dei socialisti e di Rifondazione, non ci discostiamo molto dal quel numero nonostante le novità dei 5 Stelle e del Comitato e la scomparsa di Idv e Comunisti Italiani.
E nonostante quest’anno la presenza di ben 7 liste e 6 candidati avversi abbia causato una notevole dispersione del voto. Senza considerare che in regime di par condicio, essendo 7 i candidati, a Francesca spettava nei confronti televisivi un settimo del tempo (8,5 minuti per ora) contro i 20 minuti per candidato a disposizione nel 2009. Capite bene che per un candidato come Francesca che basa la propria campagna sui contenuti piuttosto che sugli slogan è un handicap notevole specie se durante il tempo a disposizione degli altri candidati vengono spesso rivolte accuse sull’operato della precedente amministrazione da cui Francesca deve cercare di difendersi in 8,5 minuti nel corso dei quali deve provare anche a spiegare cosa intende costruire. Un po’ difficile, non credete?
C’è un altro aspetto che nessuno ha considerato fino adesso. Ho provato a calcolare per ciascuna lista la percentuale delle preferenze prese (che può teoricamente arrivare al 200%) rispetto ai voti. La classifica che viene fuori è la seguente:
LISTA | PREFERENZE | VOTI | PERCENTUALE |
SEL | 405 | 432 | 93,75% |
PD | 4575 | 5725 | 79,91% |
PSI-UDC | 312 | 457 | 68,27% |
COMITATO | 350 | 598 | 58,53% |
CORTONA CITTA’ APERTA | 155 | 275 | 56,36% |
LEGA NORD | 169 | 306 | 55,23% |
FORZA ITALIA | 787 | 1505 | 52,29% |
PRC | 112 | 292 | 38,36% |
FUTURO PER CORTONA | 795 | 2077 | 38,28% |
M5S | 156 | 721 | 21,64% |
Questa tabella cerca di quantificare il lavoro svolto dai candidati consiglieri. Un M5S ad esempio che prende solo 156 preferenze su 721 voti significa che ha lavorato poco sul territorio e i voti presi sono in gran parte dovuti alla notorietà del simbolo. Un partito come SEL invece che ha preso 405 preferenze su 432 voti, significa che è fortemente radicato nel territorio, significa che i candidati consiglieri hanno parlato con la gente (guardate che non è facile far scrivere il proprio cognome sulla scheda). E quindi Partiti come SEL e PD che hanno una forte componente di preferenze sono stati molto penalizzati dalla nuova legge che ha ridotto il numero di candidati consiglieri da 20 a 16. Sono mancati a SEL e PD ben 4 candidati che avrebbero portato un bel po’ di voti in più.
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Gentile Signor Apollonio,
l’affermazione con la quale esordisce nella sua analisi quantitativa del voto amministrativo cortonese non mi convince.Sembrerebbe che una popolazione quantitativamente indefinita (tutti:chi?) si sia ,o si stia ancora cimentando in una valutazione “improbabile” del voto di domenica 25 maggio.Ritengo che lei usi:”improbabile”,nell’accezione di “non dimostrabile”.Giacchè l’altra, ed altrettanto comune accezione del termine:”con scarse possibilità di accadere”, sarebbe del tutto incongrua con il discorso da lei successivamente svolto.Poichè fa riferimento a qualcosa di realmente accaduto e descrivibile,per l’appunto,con un linguaggio rigorosamente definito dalla misurazione di grandezze variabili.Visto che ha una così evidente simpatia per i metodi quantitativi,perché non ci fornisce una misurazione attendibile del numero di coloro che hanno fornito,o stiano ancora fornendo,un’interpretazione non verificabile del risultato elettorale cortonese?Tra parlare a vanvera di un determinato fenomeno e descriverlo in termini statistici,non esistono o non sono ammissibili altri linguaggi:secondo lei?Si ricordi:chi di statistica ferisce,di statistica perisce.
Cordialmente,
Felice De Lucia
Gentile Sig. De Lucia,
a me invece non convince l'uso che lei fa della punteggiatura, degli spazi e degli accenti ;)
Altrettanto Cordialmente
Donato Apollonio (vivo e vegeto)
Gentile signor Apollonio,
fatta ammenda onorevole per gli svarioni dovuti al mio visus (ho 64 anni anni ed un forte astigmatismo all’occhio destro) credo che lei,fornito di poderosi occhiali,non abbia motivo di maramaldeggiare. La invito poi,cortesemente, a farsi l’interpunzione sua. Per concludere,almeno provvisoriamente,non confonda anche lei digressioni con argomentazioni. Altrimenti bisognerà davvero pensare a scappare da Cortona. Per di più,sarebbe troppo in contraddizione con il metodo che ha scelto per affrontare la faccenda elettorale. Naturalmente le auguro di campare 100 anni:a patto però di fare migliore uso della logica e della statistica.
Felice De Lucia
grazie, Sig. De lucia, per la sua opinione che rispetto ma non condivido
Prima o poi aldilà della punteggiatura (e spesso, non mi riferisco a quanto sopra bensì ad altri articoli, anche aldilà delle argomentazioni cifrematiche di chi ha commentato), dovremmo iniziare a parlare di conflitto d'interessi.
In campagna elettorale questo strumento (Valdichianaoggi) è stato utilizzato quasi correttamente, anche da chi avrebbe potuto fare molto peggio, ora quali sono le intenzioni?
L'analisi di cui sopra non è solo necessariamente faziosa è anche palesemente errata. A partire dalla gestione del tempo ed eventuali argomentazioni, come se un po' di minuti in più di piattissima retorica avrebbero potuto muovere l'elettorato, per arrivare all'ipotesi statistica del finale... roba da numeri del lotto!
Detto questo, io che ero candidato del Comitato, posso garantire che i nostri voti sono venuti da tutto lo spettro, ma soprattutto dai delusi del PD locale, e posso ribadire che considerando il fatto che fino a due mesi dalle elezioni non esistevamo, che siamo stati attaccati dal giorno zero in modo totalmente antidemocratico "per il solo fatto di esserci candidati", che ci è stata attribuita l'immagine di "quelli del no" solo perché abbiamo espresso avversione allo scempio "programmatico", che siamo stati importunati a più riprese da equivoci individui baffuti, il risultato raggiunto è strabiliante.
Esso è lontano anni luce "dall'antipolitica" anzi è rappresentazione, insieme al voto per altri, di un forte amore per il territorio, per la nostra storia, per la partecipazione e soprattutto di quanto si senta il bisogno di un cambiamento sul come viene gestita la cosa pubblica in un territorio che da settant'anni è costretto, rassegnato o compromesso al cospetto del pensiero unico.
Altro che antipolitica.
Saluti
Tralasciando il contenuto dell'articolo, che propone un'analisi che personalmente in molte parti non condivido (ma non commento, come non commento praticamente mai gli articoli che ospito altrimenti calcolandone l'enorme numero passerei le giornate a far commenti...) volevo lanciare un appello al sig. Zecchini, che se ben ricordo alle elezioni era candidato per la lista Comitato per Cortona, anche per chiarire per la milionesima volta il funzionamento del sito. Non so quale siano le intenzioni di Donato, ma tenga presente che lei può sempre controbattere con lo stesso spazio e la stessa visibilità a lui come al sig. De Lucia, a me e a tantissimi altri cortonesi e non. Chiunque ci chiede di avere un suo blog personale viene infatti accontentato. E' il bello di Valdichianaoggi, e probabilmente uno dei segreti del suo successo. La invito quindi a prendere in considerazione questa ipotesi, così potrà sempre replicare ad armi pari alle faziosità altrui
Gentile Sig. Zecchini,
grazie innanzitutto per la sua risposta. Per quanto riguarda il conflitto di interessi da lei evocato, mi sembra abbia risposto bene Michele (che però secondo me finisce con l'essere paradossalmente fazioso nel tentativo di ostentare a tutti i costi la sua imparzialità). Non mi sta bene, anzi mi offende, quel "quasi" quando lei afferma che lo strumento valdichianaoggi è stato usato quasi correttamente durante la campagna elettorale. Perché quel "quasi"?
Le ricordo che se il vostro ufficio stampa ha avuto l'account (e le istruzioni) per inserire i comunicati in autonomia, se è stato presente il banner del Comitato e se tutta la piattaforma ha funzionato a dovere in un contesto con un numero di visite triplicato, è merito mio. è un servizio che io sto prestando (a titolo gratuito) perché credo fortemente nella pluralità di idee e cerco di mettere a disposizione le mie competenze per agevolare un dibattito serio basato sui contenuti, convinto che alla fine ciò finisce col premiare chi vuol costruire (come effettivamente è successo). Se voi del Comitato ritenevate che non ci fosse piena imparzialità, per coerenza non avreste dovuto continuare ad utilizzare il servizio e invece a me pare che vi siate lamentati ma abbiate lo stesso continuato a inserire le vostre comunicazioni. Lamentarsi (di cose tra l'altro inesistenti) significa dimostrarsi ingrati verso un servizio che per voi (e per tutti) è stato il modo più efficace per far conoscere le proprie idee.
In merito al risultato elettorale del Comitato, se mi rilegge attentamente, si accorgerà che io non ho detto che avete fatto schifo, ho detto soltanto che avete deluso le mie aspettative. Da un Comitato nato diversi anni fa (e non mi venga a dire che due mesi fa non esistevate...) che contava migliaia di simpatizzanti mi aspettavo molto di più. Sinceramente io avevo stimato che avreste preso circa 1.100 voti e invece ne avete presi poco più della metà di quanto immaginavo. Tutto qui.
In merito alle critiche sulla gestione del tempo, ciò che lei ritiene “piattissima retorica” (mi dica se non è antipolitica questa), per me è invece il desiderio di spiegare ai cittadini cosa si intende fare per Cortona. E così dicendo, dimostra inoltre di avere poca stima per tutti quei cortonesi venuti a Sant'Agostino solo per ascoltare, secondo lei, questa “piattissima retorica”.
Invece di dare le colpe a innocui “individui baffuti” venuti ai vostri incontri solo per ascoltare ed eventualmente controbattere come del resto avete fatto voi (giustamente) in diverse occasioni, cercate di capire dove avete sbagliato, cercate di capire come mai molti dei sostenitori che avevate hanno scelto di mettere la X da qualche altra parte. Noi del PD, quando abbiamo perso (e non è successo poche volte), abbiamo sempre avuto l'umiltà di fare autocritica.
Concludo ricordando che essere faziosi non significa affatto sostenere la propria parte politica, essere faziosi significa sostenerla con argomentazioni non obbiettive. Invece secondo me sono stato obbiettivo (e i tanti mi piace ottenuti sul mio articolo mi confortano). Il fatto che la parte politica che ha avuto successo sia anche la parte politica che ho sostenuto, è solo una fortunata coincidenza. In altre parole se per esempio Manfreda avesse ottenuto un buon risultato, l'avrei scritto senza problemi (nel mio articolo ho per esempio ammesso senza minimizzazioni lo straordinario risultato del Meoni, benché egli sia un avversario storico del PD).
L'obbiettività è la chiave del successo. Senza di essa non si conoscono i propri confini e senza conoscere i propri confini, non si può espanderli.
Leggo solo oggi e quindi rispondo e mi scuso del ritardo.
Grazie Sig. Lupetti, va bene.
Grazie Sig.Appollonio,
lei è così prodigo di consigli che in futuro cercheremo di farne tesoro. E poi lei ha vinto e quindi i suoi consigli valgono di più (anche se ad onor del vero giocava nella squadra del "tipiacevincerefacile").
Come vede ribattere alla sua risposta senza sprofondare nella banalità è difficile, ma ci provo.
Iniziamo dal fatto che io ho scritto inequivocabilmente a nome mio, che non ho nessun account vostro (ancora?) e che la mia risposta era tutto fuorché un lamento. Mentre la sua replica è basata sul "noi del PD" (noi chi? lei parla a nome di tutto il PD...) che dire se non: a quale corrente si riferisce con il "noi"?
Passiamo poi al "quasi": basta guardare sia la tempistica di alcuni comunicati che le relative risposte, per capire che il quasi è, quasi troppo poco, e non voglio davvero dilungarmi oltre, l'ho già ringraziata e lo faccio di nuovo per la sua forte propensione verso il pluralismo.
Per quello che riguarda il banner, mi risulta fosse a pagamento, ma comunque la ringrazio.
Sulle sue stime numeriche, mi limito ad un no-comment in quanto le ho già detto cosa pensavo della sua prima "ipotesi statistica".
Sulla piattissima retorica: beh che dire, un modo di argomentare basato su ragionamenti circolari, note auto-referenziali, promesse vuote prive di enfasi e fantasia (nel senso che per la quasi totalità erano già presenti nel "programma" delle elezioni precedenti, e nella loro significativa interezza, non sono state mantenute), e ... mi fermo, come vuole che sia chiamata? Logica brillante basata sui contenuti? Non penso.
Sulla "poca stima" per i cortonesi come le è uscita questa? È un suo lapsus? Oppure è un'altro esempio di "piattissima retorica"? Io c'ero a Sant'Agostino e ho molta stima per tantissimi dei presenti! Un po' meno per alcune claque decisamente compromesse.
Sugli individui baffuti, io ho parlato di "equivoci" che è purtroppo ben lontano da innocui.
Sull'argomento "obiettività" e il suo "invece secondo me sono stato obbiettivo", che dire? Aldilà del fatto che è un ossimoro, posso solo aggiungere che il suo nuovo ruolo di "Sindaco consorte" è proprio sinonimo di "obiettività"!
Detto questo concludo con un paio di note, vedo che non ha replicato all'accusa che è stata rivolta, ovvero di essere stati veramente antidemocratici dal giorno zero, un'arroganza che hanno riconosciuto pubblicamente anche altri esponenti di altre liste, come vedo che non ha replicato al fatto che buona parte delle seicento e più persone che ci hanno votato fossero proprio ex elettori PD.
La cosa che veramente infastidisce di più di tutta la sua risposta, comunque, è proprio il "noi del PD" e le spiego perché; da un lato sembra ricordare commenti da bar del tipo "noi della Juventus" o "noi della Fiorentina" ovvero roba abbastanza "trita" per chi fa parte di quello che la vostra propaganda goebbelliana ha definito il "salotto snob", dall'altro sembra presupporre che lei conosca la mia storia politica, i miei valori, o le mie idee solo perché sono fortemente contrario ad un sistema locale che è fondamentalmente avariato, e lo è perché diversamente da come scrive lei, qui, hanno sempre vinto gli stessi e, con loro, gli amici degli amici degli amici.... e purtroppo questa è tutto, fuorché una fortunata coincidenza.
Saluti, grazie di nuovo e auguri
Gentile Sig. Pietro Zecchini (da non confondersi con il quasi omonimo Pietro Zucchini), grazie innanzitutto per la sua replica. Lei dice di aver scritto inequivocabilmente a nome suo ma non trovo riscontro in ciò che scrive: “[...]io che ero candidato del Comitato, posso garantire che i NOSTRI voti sono venuti da tutto lo spettro” oppure “[...]fino a due mesi dalle elezioni non esistevAMO” oppure “[...]SIAMO stati attaccati” oppure “[...]per il solo fatto di esserCI candidatI” oppure “[...]CI è stata attribuita l'immagine” oppure “[...]solo perché ABBIAMO espresso avversione” oppure “[...]SIAMO stati importunati”. Sono forse casi di pluralis maiestatis???
Io al contrario ho usato sempre il singolare eccezion fatta per la frase “Noi del PD, quando abbiamo perso (e non è successo poche volte), abbiamo sempre avuto l'umiltà di fare autocritica” in cui uso il “noi” perché descrivo accadimenti passati di cui mi sono sentito parte. E mi riferisco a tutto il PD (a nessuna corrente in particolare) perché quando si perde, si perde tutti insieme (ma anche quando si vince).
In merito al “quasi” invece di fare accuse generiche mi dica esattamente a cosa si riferisce. Tutti i comunicati riportano data e ora e quindi il riscontro di ciò che dice è semplicissimo.
In merito al banner a pagamento, ribadisco che io non ho percepito nemmeno un centesimo perché, come già detto, il mio lavoro è svolto a titolo gratuito.
In merito alle critiche sulle “ipotesi statistiche”, mi permetto di farle notare che qui la statistica non c'entra niente in quanto la statistica è una scienza che si applica quando da un campione si cerca di dedurre l'intero in un un contesto non deterministico. In questo caso abbiamo già i dati sull'intero e quindi i miei sono soltanto semplici calcoli. In ogni caso, benché io sia un ingegnere e quindi abbia delle competenze comprovate e certificate (anche in capo statistico in ogni caso), è possibile che abbia commesso degli errori. Mi dica quindi nella fattispecie dove lei ritiene che io abbia sbagliato.
In merito alla obbiettività, le ricordo che tale qualità ovviamente esiste in un uomo a prescindere del ruolo che ricopre.
In merito alle sue affermazioni secondo le quali vi avrebbero votato molti delusi del PD, non capisco in base a quali elementi - me lo spieghi per piacere - lei fa queste affermazioni che tra l'altro sono in contrasto con i numeri oggettivi da me presentati: 5700 eravamo e 5700 siamo (nonostante il calo di affluenza). Forse fa queste deduzioni in base ai 16 elettori che le hanno dato la preferenza, ma mi sembrano un po' pochini, non crede?
E concludo chiedendole come mai accusa il PD di essere stato antidemocratico. Forse perché si è permesso di definire una anomalia l'entrata in politica di un comitato ambientalista? Guardi che essere una anomalia è ben diverso dal non avere diritto. Voi del Comitato avete tutto il diritto di partecipare alla competizione elettorale e nessuno ha mai affermato il contrario (e sarebbe stato grave se qualcuno l'avesse fatto). Glielo spiego con un esempio. Lei ha tutto il diritto di farsi una “rugapianata" il 15 di agosto indossando un cappotto, ma converrà con me che sarebbe una anomalia. Se lei lo facesse e qualcuno cercasse di impedirglielo, io sarei il primo a difenderla. Buona Giornata
PS Apollonio si scrive con una “P” sola.
Gentile signor Apollonio,
le anomalie possono essere innocue stravaganze.Possono essere anche nella loro singolarità (”anomalo” significa :senza uguali) qualcosa che produce orrore ,divisione e conflitto.Non credo che passeggiare a ferragosto avvolto in un cappotto meriti o susciti intolleranza.Al massimo sorpresa e,forse, scherno da parte dell’immancabile cretino che ogni comunità alberga nel suo seno.Il poeta Vincenzo Cardarelli era uno che a Roma circolava incappottato estate ed inverno.Non risultano casi di intolleranza nei suoi confronti o di mobilitazioni a favore del libero uso estivo del cappotto.Gli ebrei osservanti circolano tutto l’anno, a Gerusalemme e Brooklyn, in caffettano e cappello nero.L’antisemitismo certamente non nasce e non viene alimentato dal loro peculiare abbigliamento.Non tutto ciò che è “senza uguale “ suscita una convinta determinazione a garantirne esistenza e riconoscimento.Credo che lei ,in tutta buona fede,abbia fatto una dichiarazione troppo impegnativa e don chisciottesca.Esiste o potrebbe esistere qualcosa capace di suscitare in lei orrore,rifiuto,aggressività?Qualcosa che non abbia a che fare con l’abbigliamento altrui ,ma con il pensiero e l’azione di quelli coperti dal cappotto o dal costume da bagno?Per quanto riguarda le comunali ,la domanda da un milione di dollari resta:una grande coalizione dei refrattari avrebbe sconfitto il P.D.?A Livorno è successo.A Cortona,no.Diamo alla signora Basanieri il tempo di dimostrare che è stato saggio da parte dei cortonesi rinnovare fiducia al partito che l’ha candidata.Diamo tempo ai refrattari di fare il loro mestiere.Sia gentile,ci dica qualcosa di sincero sui suoi sentimenti.Non necessariamente qualcosa di sinistra.Anche “sinistro” va bene lo stesso.Felice De Lucia