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War is over, ma anche no (Tragiche coincidenze)

{rokbox title=| :: |}images/lennon2.jpg{/rokbox}La coincidenza suona strana. Sinistra, e forse…c’entra proprio la sinistra. Ieri, 9 Ottobre, avrebbe compiuto 70 anni uno dei più grandi pacifisti della storia. Un pacifista miliardario con la Rolls e la pappa scodellata (mai miliardi furono più meritati, però…cioè…era uno dei Beatles!), un tipo un po’ controverso che con due o tre frasette aveva detto tutto. Semplice, banale, ma elementarmente vero. Da sognatore, un po’ da bambino, un po’ ingenuo, un po’ incerto. All you need is love, War is over if you want it, Power to the people, I’m a dreamer but i’m not the only one eccetera eccetera.

Questo era John Lennon. 1940-2010, 70 anni oggi se qualcuno non avesse pensato a farlo fuori nel Dicembre 1980.

Peccato che la giornata abbia coinciso con l’ennesima tragedia abbattutasi sui nostri soldati in Afghanistan. Si ricordava un pacifista, e intanto si moriva di guerra. Nessuno, peraltro, ha notato la coincidenza. Erano troppo impegnati a dividersi nelle tipiche retoriche patriottarde o pacifistarde, roba che si ripete stancamente immutabile ormai dai tempi della prima guerra del Golfo.

I fatti sono altro. Per prima cosa gli italiani morti, un numero che aumenta e sul cui senso sta diventando sempre più difficile trovare…un senso (e scusino la ripetizione). Non so a quanto sia servita questa guerra o missione di pace che dir si voglia, non so se era necessaria, lasciatemi dire che adesso ha un po’ stancato e che quantomeno è il caso di riflettere un po’ sulla necessità di portarla avanti, sull’utilità di spendere soldi e vite umane in un luogo agli antipodi dell’Europa. Lo si dovrebbe fare, però, senza speculare con la politica…e su questo la vedo molto dura.

Fatto sta che mi fa un po’ ridere leggere di certi dirigenti di sinistra e non sinistra (l’IdV cos’è?) che sono stati al governo, avrebbero avuto occasione di riportare i militari italiani a casa…e li hanno lasciati là, salvo poi (adesso) invocare il rientro. Ma si sa, a volte stare all’opposizione è molto più facile.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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