{rokbox title=| :: |}images/nucleare1.jpg{/rokbox}Parlando come sempre a ruota libera, evitando di entrare nel discorso di Checco Zalone (l’ho visto, è un film comico fatto bene, anche se non merita gli incassi che ha, ma che ci vuoi fare, questa è l’Italia, voto 6 e mezzo…e ho pure applaudito al momento della battuta ‘Qui in Italia studiare non serve a nulla’…) butto là un argomento su cui sarebbe bello dibattere prima di finire travolti dai dibattiti di qualcun altro.
Parto dai refendum che oggi la Corte Costuzionale ha dichiarato ‘ammissibili’ ponendo quindi il primo punto per l’ennesima grande tornata primaverile di quesiti su cui speriamo di capire qualcosa. Non dirò nulla sul legittimo impedimento, referendum inutile visto che c’è di mezzo il giudizio della Consulta e la storia è probabilmente già scritta. Dirò poco su quelli del servizio idrico aspettando che, aldilà delle chiacchiere e al ‘pubblicismo’ di certa sinistra ringalluzzita (i soliti Vendola e comunisti, con qualche pezzo di PD più movimentista), qualcuno mi spieghi se esiste anche una concreta proposta alternativa di gestione di questo bene che non sia un improponibile ritorno al passato (confido per questo nello spazio commenti spesso ben usato da aderenti a Sinistra ecologia e libertà…)
Dirò però qualcosa sul referendum sul nucleare. Personalmente non sono contrario, credo sia giusto utilizzare tutte le fonti possibili di produzione energetica e tutte le tecnologie possibili, se moderne, efficaci, sicure e convenienti…ma più che altro vorrei essere informato davvero, per bene, e per ora, a parte uno spot inutile non ho trovato altro. E nemmeno ho molta fiducia nei prossimi mesi.
Non credo che un tema così delicato si possa ridurre a qualche settimana di pantomime nei soliti salotti alla Ballarò, Matrix o Porta a Porta, chiamando poi gli italiani a dire Sì o No senza avergli spiegato per bene nulla. Tutti diventeranno scienziati, politici ed elettori snoccioleranno numeri e formule chimiche nelle loro chiacchierate al bar, poi si voterà, vincerà probabilmente il Sì, ma non credo che settimane di polemiche, chiacchiere e spiegazioni di parte serviranno a molto. Soprattutto non serviranno a fare informazione, visto lo stato comatoso del nostro mondo mediatico.
Certi temi, a mio avviso, non dovrebbero essere oggetto di referendum. O perlomeno certi temi e certe scelte non dovrebbero finire mescolate con altri 4 o 5 quesiti, in un gran calderone di schede e colori in cui nessuno capirà nulla.
E’ proprio il Referendum che va ripensato, tutto, da zero….anche perchè….ma sul nucleare non si era già votato alla fine degli anni 80?