Ho letto con grande interesse l’articolo del buon Michele che ha catalogato con certosina perizia le nuove realtà politiche presenti nel cortonese. Discorso simile potrebbe essere esteso anche in altri comuni, dimostrando alquanto chiaramente che i consigli comunali eletti nel 2009, ossia quasi tutti quelli della Valdichiana, non rappresentano più esattamente lo scenario politico presente nell’elettorato perchè tanta acqua è passata sotto i ponti in questi anni. Il “palazzo”, quindi, non rispecchia più gli umori reali dell’opinione pubblica.
Tutto ciò è il risultato di un tipico vizio degli italiani, l’andar avanti per mode e parole d’ordine, salvo poi cambiarle quando ci si rende conto che hanno portato più danno che altro. Se infatti per anni l’obbiettivo imprescindibile è stato quello di dare stabilità al sistema politico, sacrificando un po’ la rappresentanza, adesso siamo al totale opposto, visto che s’è imposto un preoccupante ed evidente deficit di rappresentanza politica e si è tornati disponibili a sacrificare la stabilità per garantire più rappresentanza.
Verrebbe da dire agli italiani: ve la siete cercata, ma evito perchè sennò poi sono antipatico.
Sulle basi attuali c’è però da elaborare qualche strategia nuova. Ne parlai anche all’indomani delle ultime amministrative di Castiglion Fiorentino, segnalando che l’attuale Sindaco rappresenta, contando gli astenuti e il suo 22% di consensi raccolti, circa il 15% dell’elettorato complessivo. Una miseria, peggiorata dall’assurda decisione del Governo Nazionale di ridurre (per risparmiare chissà cosa) il numero dei consiglieri comunali.
Un’idea che mi sorge è quella di creare un sistema elettorale separato per i Sindaci e per i Consigli Comunali. Creando due elezioni diverse, da alternare, così come avviene in Francia; una volta si sceglie il Presidente della Repubblica, l’altra volta si scelgono i parlamentari. Il Presidente si può trovare tranquillamente a governare, nella seconda parte del mandato, con un’aula di colore diverso dal precedente. E lì è costretto a re-inventarsi, e a fare politica con la P maiuscola.
Un sistema di questo tipo, in questo momento a Cortona, permetterebbe di tornare a votare tenendo Vignini al suo posto, ma aggiornando la situazione negli scranni comunali. E sicuramente tutti si sentirebbero più rappresentati, e pure forse in questi tre anni trascorsi dalle ultime amministrative la Giunta Comunale avrebbe avuto qualche pungolo in più a impegnarsi e fare bene, come pure le opposizioni battute nel 2009 avrebbero avuto più interesse a mantenere vivo il loro impegno.