Cantava Gaber “Quando è moda è moda” e credo che si possa sintetizzare così il risultato delle primarie. Contrariamente ad altre province, nelle quali l’onda renziana è stata contenuta dalla contro-offensiva bersaniana ad Arezzo niente di tutto questo è successo e ancora una volta hanno vinto i comitati di Renzi, lanciando il giovine Donati, rampollo dell’Arezzo-bene, al top del nostro scenario politico. Perchè?
Perchè ormai era moda e molti elettori del PD hanno scelto di votare le uniche persone che sapevano di nuovo
Quello che a mio avviso sfugge nell’editoriale del nostro Lupetti, pur validissimo e pieno di grandi verità, è proprio l’inarrestabile bisogno di novità che ha pervaso la grande maggioranza degli elettori di sinistra e degli iscritti del PD. Se in oltre 200 sono arrivati a votare una valdarnese sconosciuta come Katia Faleppi, fra l’altro neanche di primo pelo, nel Comune di Cortona solo perchè diceva di essere di Renzi significa che si sono veramente rotti degli altri e che vogliono che qualcosa cambi, senza farsi altre domande. Come anche significa che ormai il controllo del voto è un obiettivo irraggiungibile e che una candidatura pilotata “della Valdichiana tutta” guidata da Cortona, quella che paventava Michele, non avrebbe avuto successo.
E’ però vero che il risultato di questa ondata modaiola del cambiare e rinnovare ha ridotto la Valdichiana a un ruolo marginale come mai prima. Non contiamo veramente più nulla e non abbiamo nessuno da nessuna parte. Nei prossimi anni sarà veramente dura.
Di chi è la colpa? Solo delle primarie, della situazione del momento e del Segretario Provinciale che si è voluto candidare per forza togliendo una fetta di Valdichiana e mettendo Cortona in un buco di ragno?
La verità è che da noi esiste una classe dirigente senza grossi calibri, isolata e sconosciuta nel resto della provincia di Arezzo. Nessuno dei giovani ha il coraggio di Donati al quale va riconosciuto, pur in un clima cittadino ovviamente a lui favorevole (perchè è di Arezzo e dell’Arezzo che conta) il coraggio di aver puntato da sempre in una direzione chiara e di aver sempre fatto le scelte giuste al momento giusto, raggiungendo l’obbiettivo
Se quindi è triste osservare che dai vecchi non stia uscendo nessun giovane davvero dinamico e spendibile oltre le mura della Valdichiana analoga tristezza si prova nell’osservare le mosse dei giovani del PD locale che stando “sotto coperta”, come ha giustamente osservato Lupetti, aspettano il traguardo del 2014 e sperano di diventare Sindaco di Cortona senza troppi atti di coraggio, non rendendosi conto che si troverebbero ad amministrare un comune certo famoso in tutto il mondo per cultura e turismo, ma che negli equilibri politici provinciali conta parecchio poco
E che non mi si venga a dire che la politica non si fa per sè e per le proprie ambizioni, perchè ormai anche il PD, come tutti gli altri partiti, è il partito dell’ognun per sè.
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Considerazioni esposte in maniera ottima e totalmente condivisibili..
considerata la clamorosa debacle di Castiglion Fiorentino e un certo grigiore che aleggia su tutti gli altri comuni della valdichiana Cortona è l'unica città che avrebbe potuto candidarsi ad un rappresentante PD in parlamento... ma Vignini non riuscirà in questo, servono cavalli di razza che lavorino dentro il pd aretino e dal quale Cortona è assente da troppo tempo...
tanto è l'unico partito che riesce a pilotare bene tutto da prima delle primarie, le quali servono solo a ratificare le scelte dei gruppi dirigenti
comunque bravo Bastian: ognun per sè dovrebbe essere la traduzione perfetta del partito di Bersani