Giornate intere e serate intere a prepararsi per la grande battaglia dei prossimi mesi, quella che dovrebbe segnare il ritorno in campo della politica in luogo (ahinoi???) della gestione “tecnica” del paese. Mentre il rientrante Berlusconi spara sull’Imu un tiro telefonato come mai prima, pallido remake dei bei tempi quando lasciava di stucco l’Italia all’ultimo secondo dei duelli anti-Prodi annunciando l’annullamento dell’ICI, la discussione è tutta sulle primarie del PD che come dice giustamente il Lupetti potrebbero rappresentare un momento decisivo per il futuro del nostro sistema.
Giusto, quindi, parlarne…ma ammetto di avere un problema: o sono un ignorante, o mi pare che si stia discutendo di tante cose meno che di quelle realmente importanti.
Le cose secondo me importanti sono soprattutto le regole con le quali si svolgeranno le primarie
Ecco quindi che più che litigare o meno su Renzi io starei a pensare prima di tutto alla data delle primarie, visto che il tour del Sindaco (a tempo perso?) di Firenze è partito, ma non esiste un giorno già fissato per il voto, e alle modalità
Innanzitutto: saranno primarie di partito o di coalizione? E se saranno di coalizione: chi fa parte della coalizione? Sel, l’Udc, nessuna delle due, tutte e 2?
E poi la domanda più importante: chi avrà diritto di voto?
Qui, davvero sarà la chiave di volta.
In un modello “americano” servirebbe l’iscrizione al Partito. D’altronde è anche giusto che per decidere in casa di qualcuno si debba almeno formalmente far parte del nucleo familiare. Ma non è detto che finisca così, visto che per le primarie precedenti poteva votare teoricamente chiunque, tant’è che la cosa è finita spesso strumentalizzata (esempi ne abbiamo avuti anche in piccole contese locali)
Infine: si sceglierà con le primarie solo il candidato premier o anche i singoli candidati per Camera e Senato nei territori?
Vero quindi che le primarie (del PD o del centrosinistra) saranno un momento decisivo. Un motivo in più per affrontare subito il dibattito sulle cose importanti, lasciando al poi tutto il resto, anche per evitare soluzioni da inciucietto dell’ultimora…tutto meno che “Democratiche”