In questi giorni di AreaDem a Cortona, l’ennesima planata in città di big della politica e non solo di cui giustamente il Sindaco si fregia sui giornali, mi è però emersa dentro una consapevolezza sempre più forte, e per niente consalante. In molti essa sviluppa indignazione, e sul Facebook locale si è letto un po’ di tutto, in me più che altro frustrazione. Quello che ho sentito è il distacco, sempre più marcato, fra il mondo dei professionisti della politica e la realtà sociale di tutti i giorni.
In certi momenti veder passeggiare qualche big per le vie del centro storico mi ha suonato come le analoghe camminate delle superstar dello spettacolo mondiale viste l’estate scorsa al Tuscan Sun.
Esiste un mondo: quello loro, fatto di auto più o meno blu, assistenti incravattati o intailluerati (neologismo…passatemelo) con palmare, I Pad e telefonino sempre all’orecchio. Fretta continua, tensione, sguardi tesi. Tutt’intorno le telecamere e uno stuolo di “quadri” minori, molti dei quali giovani, che sembrano non aver ancora bene realizzato dove sono e cosa fanno. Alberghi, cene, pause caffè, tante chiacchiere. Sempre di corsa.
Poi esiste un mondo, il nostro, che vive una vita parallela fatta di conti della lavandaia, cinghie tirate, musi lunghi, tanti problemi del vivere quotidiano, depressione, a volte disperazione. Molti di noi hanno anche l’i-Pad, ma lo usano per sopravvivere restando appigliati a lavori precari con i quali comunque non si arriva in fondo al mese. Anche noi siamo sempre di corsa, ma i nostri occhi sono più tristi.
Finchè questi due mondi saranno così distanti sarà impossibile che la politica riesca davvero a governare bene il paese, perchè semplicemente non potrà mai capirlo. Non c’è quindi da prendersela coi partiti a prescindere, ma con questi partiti o perlomeno con il loro modo di approcciarsi alla gente e al governo del paese.
Un segnale positivo lo avverto invece dalle nostre elezioni amministrative, e qui so di andare controcorrente. Lì vedo persone che, almeno a parole, parlano di nuovo rapporto fra politica e cittadini, fra istituzioni (Comune) e persone… e auspicano un riavvicinamento fra i due mondi, un’alleanza fra essi.
Più o meno lo dicono tutti. Saranno chiacchiere, ma intanto sono qualcosa.
In chiusura concedetemi una battuta cinica: la vera nota positiva di questo weekend di grande politica a Cortona è una sola, la consapevolezza che 350 persone hanno alloggiato nelle nostre strutture e così facendo hanno dovuto pagare la tassa di soggiorno.
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...a meno che i loro conti e le loro tasse di soggiorno non le abbiamo pagate ancora una volta noi.
Noi che ogni giorno , senza riunioni, meeting, maître a penser, senza mezzi e indugi, cerchiamo di risolvere da soli i nostri problemi.
Noi che , dopo le tasse, se vogliamo un servizio ce lo dobbiamo pagare. Noi che la legge la vorremmo rispettare, se questa fosse chiara, equa, certa. Noi che chiediamo regole chiare e ci rispondono con la burocrazia; chiediamo certezze e ci propinano decreti a tempo; chiediamo futuro e scopriamo che questo ha le fondamenta nelle sabbie mobili.
Anche noi vorremmo ritrovarci per parlare del presente e del futuro dell'Italia ma siamo così tanto impegnati a resistere al presente, inascoltati, e forse troppo occupati a ...lavorare ( chi ha la fortuna di poterlo fare)