Il circo Gheddafi e le domande che nessuno s’è fatto

{rokbox title=| :: |}images/gheddafi.jpg{/rokbox}Nani, ballerine, tendoni da circo, strane hostess, proclami molto poco condivisibili sulla condizione della donna, deliri religiosi e ricostruzioni storiche bislacche….il circo barnum di Gheddafi è arrivato in Italia per incontrarsi col nostro governo. Una visita sicuramente evitabile, che non ci fa onore visto che il leader libico più che un leader è un dittatore e ha tante stranezze da risultare quantomeno grottesco. Per due giorni, come era prevedibile, sui giornali s’è letto soltanto del contorno, delle stranezze di questo tizio coi capelli tinti e la divisa da militare, con contenuti a cavallo fra il gossip e la politica.

Quasi sempre indignata. Nessuno però ha provato a chiedersi perchè Gheddafi fosse a Roma e cosa fosse venuto a festeggiare.

Proprio per questo, cercando di andare oltre il solito classico battibeccare politico-giornalistico, mi sono chiesto cosa ci fosse scritto in quel benedetto ‘Trattato di amicizia italo-libico’. Vi consiglio la lettura di questo breve articolo-saggio che qualche dettaglio e chiarimento lo offre. Poi sarebbe stato bello ragionare sui numeri, sul discorso degli sbarchi, sugli scambi economici, sui ‘rimborsi’ eccetera. Insomma, sarebbe stato bello capire in 2 anni se questo trattato con questo bislacco personaggio è servito a qualcosa. Perchè se fosse servito a qualcosa forse riusciremmo a tollerare meglio la presenza sul nostro suolo nazionale, fra mille onori, di tal personaggio