{rokbox title=| :: |}images/prostitute.jpg{/rokbox}Leggo con interesse su stampa e siti della ‘crociata’ annunciata dal Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani contro la prostituzione e soprattutto il malaffare che vi sta dietro. Fanfani dice in sostanza di avere poche frecce al suo arco, ma di volerle usare tutte per far sparire le lucciole dalle strade restituendo ad esse, in quanto donne, dignità e per difendere allo stesso tempo il decoro della città. Impossibile dare torto al Sindaco, specie sul secondo punto: in effetti, da Olmo in là, la situazione aveva raggiunto livelli pesanti, con contrattazioni a qualsiasi ora del giorno.
Ma proprio perchè condivido motivi e giustificazioni addotti dal Sindaco un dubbio atroce mi assale. Servirà a qualcosa questa crociata? Oppure potrà soltanto contribuire, forse, a togliere il ‘brutto a vedersi’ dalle strade, lasciando pressochè intatto nella sostanza il problema della prostituzione, del malaffare, dello sfruttamento, del maschilismo più bieco, della violenza sulle donne?
Per intendersi vi spiego il ‘quadretto’ pessimista che ho immaginato: tutte coloro che, in totale autonomia o dietro costrizione, attualmente esercitano per strada, non avranno di certo problemi a continuare a farlo in un qualche appartamento, ‘promuovendo’ i loro servizi attraverso i classici canali stampa e web. I clienti andranno là e tutto sarà come prima. Forse gli affari diminuiranno? Speriamo, ma è difficile esserne sicuri.
Forse il decoro ad Arezzo sarà ripristinato, nessuno o quasi vedrà e saprà niente (a parte quelli che abitano in palazzi ‘caldi’), ma la prostituzione resterà praticamente tutta al suo posto, con i tanti problemi accessori sui quali, da decenni, in Italia non si è voluto trovare il coraggio di cercare una soluzione definitiva, moderna e soprattutto non ipocrita.
Sono io che sono pessimista oppure quel che dico potrebbe rivelarsi vero?