Siamo nel pieno della stagione di eventi fra Chiana e dintorni e fiocca sia il divertimento (lo ammetto!), sia l’attesa per quello che ancora deve arrivare. Ma un pensiero mi assale, notando che spesso per non perdermi nulla dovrei avere il dono dell’ubiquità, cosa ancora non concessami dal buon Dio. “O Signore” imploravo ieri notte in mezzo all’insonnia col calendario in mano “mi basterebbe di potermi sdoppiare per 20 giorni almeno, anche perchè per tutto il resto dell’anno non mi servirebbe visto il ben poco di interessante che c’è in giro. Anzi, da doppio mi andrebbe pure bene di scomparire“
E’ proprio questo IL problema, con IL maiuscolo: forse nessuno se n’è accorto ma bruciamo tutto nel giro di un mese. Poco o nulla fino al 10 Luglio, poi il botto fino a poco prima di Ferragosto. Poi, di nuovo il (quasi) nulla. Si parla di “estate”, ma poi tutto si concentra nei giorni che stiamo vivendo adesso (compresa questa “enclave invernale in mezzo all’estate, un po’ come Berlino Ovest” – cit. Michele Lupetti)
Sabato avrei voluto essere almeno in 3 posti. Per tutta la settimana passata almeno in 2, ogni sera. Nei giorni di Umbria Jazz avrei voluto essere anche ad Arezzo Wave. Probabilmente sabato prossimo vorrò ugualmente essere in 2 o 3 posti, e nei giorni del Mix vorrei anche portarmi dietro una mini tv per guardarmi le Olimpiadi mentre suona Kusturica.
Olimpiadi a parte…ma davvero non c’è modo di coordinare meglio gli eventi e diluirli in modo diverso e più spalmato fra Giugno e inizio Settembre? Prendiamo atto che non esiste alcun coordinamento; non esiste spesso all’interno dei singoli Comuni, figurati se esiste a livello provinciale…poi vabè sul mettere d’accordo Toscana o Umbria neanche provo a fiatare.
Non si può davvero fare niente?