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Leggo oggi: Battesimo per l’Area vasta Toscana sud questa mattina con una riunione delle tre Giunte provinciali di Arezzo, Grosseto e Siena tenutasi all’hotel Terme di Petriolo. Bene. Noto che il nostro buon Vasai continua con la sua intelligente politica di “espansione” in cerca di aiuti, sostegni, alleanze per rilanciare e restituire peso a una provincia che in senso geo-politico-economico ormai è la Cenerentola della Toscana e che in termini amministrativi non ha più un soldo da spendere (come lo stesso Presidente più volte ha fatto capire).
Dopo la special relationship instaurata con Forlì-Cesena e Perugia, col collante della Due Mari, la grande incompiuta del centro italia serve ancora a mettere insieme il nostro Presidente della Provincia con i suoi colleghi di Siena e Grosseto.
Che dire… Se tutto ciò servirà ad avere più “potere contrattuale” tanto bene, visto che per farsi sentire dal Governo ci vuole di essere forti e uniti e anche interessare il governo regionale ora come ora non è cosa semplice. Se tutto ciò serve a gestire meglio alcuni servizi e alcuni ambiti, meglio ancora.
L’area vasta, la “Toscana meridionale” prende campo e la triade di province si ritrova unificata in tanti campi, come ad esempio il trasporto pubblico e la gestione dei rifiuti. E in tanti altri ambiti si troverà unita in futuro.
Lasciatemi però, forse un po’ nostalgicamente, rimpiangere i bei tempi in cui Arezzo era Arezzo e con Siena ci si guardava in cagnesco.
Allo stesso tempo permettetemi di pormi il quesito se questa strategia non rischi di decretare la fine stessa del concetto di provincia e di conseguenza la fine delle amministrazioni provinciali in quanto tali. Insomma: mi chiedo se così facendo i presidenti delle province non facciano altro che mettersi fuori gioco da soli.
Nella logica di “area vasta”, secondo me, è proprio il concetto di Provincia a scomparire. Arezzo non ha più senso. Vasai e i suoi successori (chissà che non possa esserci magari un Vignini…), con tutte le strutture che hanno adesso, rischiano allora di ridursi a meri difensori di interessi localistici in complicate e incasinate assemblee, insieme magari a 110 (circa) Sindaci?
A quel punto pronunciare la frase “La Provincia è un ente inutile” comincerebbe davvero ad avere senso